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L'intervista

Verso le elezioni, Guidetti (M5S): "Doveroso unire le forze per ribaltare la maggioranza"

Il coordinatore provinciale della formazione politica ha sottolineato il tema della salvaguardia del territorio

Il ruolo nella coalizione di centrosinistra a sostegno dell'avvocato Anselmo, le critiche all'attuale Amministrazione, la sensibilità verso i temi ambientali. Il Movimento 5 Stelle si avvicina alle elezioni, dopo un percorso scandito da incontri di formazione politica funzionali alla composizione di una lista di candidati. A raccontare le tappe di questo avvicinamento all'appuntamento elettorale è il coordinatore provinciale Paride Guidetti

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Il corteo contro i Cpr a Ferrara ha visto anche la partecipazione del Movimento 5 Stelle. In quale misura il tema della salvaguardia delle libertà personali è percepito come prioritario dal gruppo territoriale a Ferrara?
"Sicuramente è un tema che ci riguarda da vicino perché il Movimento si è sempre schierato dalla parte degli ultimi. La questione dell'immigrazione in Italia non può essere affrontata con politiche di repressione, trattenendo le persone che arrivano in luoghi dove vengono compressi i loro diritti. Il rischio ulteriore è che, una volta uscite, queste persone siano trasformate in peggio. Portare la detenzione dai 30 giorni, concepiti inizialmente, ai 18 mesi, non fa che prolungare questa situazione".

Nel panorama europeo, c'è un modello al quale guardate?
"Noi siamo per un'accoglienza che sia accompagnata da un'integrazione reale, in un'ottica in cui il colore della pelle non sia un fattore discriminante. Guardiamo sia al modello tedesco, che a quello francese e inglese. Realtà dove, pur in presenza di limiti e di episodi di discriminazione, viene posto l'accento sull'importanza della forza lavoro nell'economia".      

Alla manifestazione erano presenti anche i due candidati Anselmo e Zonari. Cosa rappresenta la loro convergenza su questo argomento?
"L'avvocato Anselmo, che noi sosteniamo, ha sempre manifestato affinità su questi argomenti. Così come la senatrice Ilaria Cucchi, che ha avuto modo di visitare diverse strutture. Della partecipazione della candidata Zonari ci ha fatto piacere, ma al tempo stesso non ci ha sorpresi. Il suo programma è molto simile al nostro, su questo aspetto". 

In attesa che si concluda il mandato dell'attuale Amministrazione, che giudizio tracciate sul suo operato?
"Le premesse iniziali erano molto meglio di quanto poi è stato sviluppato. Noi siamo stati la forza politica che con maggiore convinzione ha caldeggiato l'ipotesi, nel 2019, di un 'punto bianco' nell'ex 'Sant'Anna' di corso Giovecca. Dal settembre del 2022, in Cittadella San Rocco è stato effettivamente realizzato l'Ambulatorio a bassa complessità, poi evoluto nel Centro assistenza urgenza, anche per volere della Regione. Per quanto riguarda il turismo, noi non vogliamo un centro storico deturpato da bagni chimici con eventi musicali che richiamino i giovani solo per i nomi dei dj rispetto alla bellezza della città".     

Il vostro percorso di avvicinamento alle elezioni amministrative è stato accompagnato da una serie di incontri di formazione politica. Cosa vi hanno restituito?
"E' stata un'esperienza che ha fornito maggiori strumenti per creare una lista di candidati più consapevoli dell'eventuale ruolo che saranno chiamati a svolgere. La nostra forza politica è nata con una sua specifica identità, ma adesso c'è la consapevolezza che se vogliamo ribaltare questa maggioranza sia doveroso unire le forze, pur nella diversità delle vedute all'interno di una coalizione". 

Uno dei temi a cui siete più sensibili è l'ambiente. E' possibile, in una dimensione locale come Ferrara, conciliare il lavoro con la tutela ambientale?
"Il presupposto è che in generale realizzare strutture, con la speranza che automaticamente portino sviluppo, sia una scelta destinata a essere perdente. Noi riteniamo che dalla salvaguardia delle particolarità del nostro territorio, e della sua arte, si possa agire anche in funzione turistica. E non crediamo che si debba seguire la strada di aprire nuovi supermercati o tagliare alberi per ricavare dei parcheggi".   

Per un'azione politica efficace, quanto sono necessari l'ascolto e il coinvolgimento di realtà associazionistiche che si occupano di ambiente 'dal basso'?
"E' il rapporto che noi vogliamo avere con le associazioni ambientaliste. Nel recente incontro con l'ex ministro Costa, ne abbiamo invitate sei. Una rappresentanza nutrita proprio per testimoniare il massimo coinvolgimento con le realtà che si impegnano in prima persona. Per evitare scelte calate dall'alto e realizzare iniziative funzionali a un territorio, è necessario questo rapporto". 

In caso di successo della vostra coalizione, quale sarà la prima proposta targata M5S?
"La conversione ecologica del Petrolchimico era una nostra proposta già nel programma del 2019. Noi guardiamo con interesse, per esempio, all'inversione della polimerizzazione della plastica e al riciclo chimico promosso dal Centro di ricerca 'Natta'. E siamo convinti che si debbano definire impegni chiari su cosa fare in funzione di uno sviluppo, prima dell'insediamento di infrastrutture". 

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