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Martedì, 30 Aprile 2024
Teatro

Teatro, Ovadia non si dimette: "Tutto chiarito, sono felice di continuare"

Smentito l'addio del direttore generale. La decisione è stata assunta nel corso del Cda

"Il mio ruolo al Teatro 'Abbado', anche sotto il profilo formale, è quello di prestatore d'opera, in relazione alle funzioni di direttore. Quanto ho dichiarato è una manifestazione del pensiero, a titolo del tutto personale e fuori da tali funzioni. Se per qualche tempo ho pensato a un passo indietro era solo per non trascinare il teatro nelle polemiche, anche e soprattutto a tutela dei lavoratori. Per questa ragione avevo momentaneamente annunciato le dimissioni, riservandomi eventualmente di formalizzarle più avanti. Oggi tutto è stato chiarito e, preso atto che il Cda non richiede le mie dimissioni, sussiste ancora il clima di fiducia che ci consente di proseguire con serenità nel lavoro svolto. Sono felice di continuare la mia esperienza a Ferrara. Sono contento e onorato di essere qui".

A smentire le dimissioni dal ruolo di direttore generale del Teatro Comunale di Ferrara è il diretto interessato, attraverso una dichiarazione che manifesta il proposito di proseguire con il proprio incarico. Moni Ovadia ha spiegato che non presenterà le dimissioni, né gli saranno chieste. La decisione è stata assunta, in modo unanimemente condiviso, nella giornata di lunedì 30 ottobre, nel corso del Consiglio di amministrazione del Teatro, alla presenza dello stesso Ovadia.

Una vicenda che, nei giorni scorsi, aveva suscitato diverse reazioni politiche, dalla distanza alla solidarietà. Fino alla posizione di Vittorio Sgarbi, presidente della Fondazione Ferrara Arte, che aveva chiesto al sindaco di respingere le dimissioni. Primo cittadino, chiamato in causa anche dal Partito Democratico sul tema.

"Con la delibera di oggi – ha sottolineato Carlo Bergamasco, vicepresidente della Fondazione Teatro Comunale Ferrara, facendosi anche portavoce del presidente Michele Placido, impossibilitato per ragioni professionali – vogliamo rimarcare e sancire due principi a nostro avviso ineludibili: il primo è che mai invocheremo le dimissioni per idee espresse a titolo personale e fuori dalle funzioni, per quanto tali idee siano da noi assolutamente non condivise, il secondo è che la figura del direttore si valuta per i risultati realizzati a teatro. Risultati che sono ottimi, quindi ci sono tutte le condizioni per proseguire nella continuità di un grande lavoro svolto".

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