Dimissioni di Ovadia, Pd: "La città deve sapere da che parte sta il sindaco"

"In queste ore di guerra, Ferrara dovrebbe esprimere appelli unitari e messaggi chiari a favore della pace e della solidarietà alle vittime di tutte le guerre. Invece, la maggioranza al governo della città ci espone ancora una volta alla gogna pubblica nazionale per vicende assolutamente interne tra alleati". A parlare sono I segretari Dem dell'Unione Comunale e del territorio provinciale Alessandro Talmelli e Nicola Minarelli. I due esponenti del Partito Democratico hanno criticato le forze di maggioranza, sulla vicenda delle dimissioni del direttore generale del Teatro Comunale Moni Ovadia.

"Una formazione completamente allo sbando - hanno commentato Talmelli e Minarelli - che continua ad essere divisa su molti fronti, ma ciò che preoccupa di più è l'istituzione rappresentata dal sindaco, messa sotto scacco su ogni decisione dal senatore di Fdi Balboni. E' sotto gli occhi di tutti come ormai il sindaco non sia più libero nella propria azione amministrativa. Anzi, pur esprimendo apprezzamento sul lavoro fatto finora dal direttore generale Moni Ovadia, è costretto ad accettarne le dimissioni come se stesse rischiando lui stesso il posto".

Da qui all'affondo: "La città deve sapere da che parte sta il Sindaco: è d'accordo con le posizioni espresse dal senatore Balboni oppure da quelle espresse dall'onorevole Sgarbi? Potrà ancora seguire i consigli e condividere le iniziative culturali proposti dal sottosegretario Sgarbi che ormai dal 2019 è il vero assessore alla Cultura oppure deve sottostare ai diktat del vero sindaco di Ferrara Balboni? Per il Partito Democratico la Fondazione del Teatro Comunale deve ritornare ad essere quell'eccellenza dell'offerta culturale di Ferrara che è sempre stata, senza alcuna ingerenza da parte della politica, nel pieno rispetto della libertà di espressione che è sempre stata garantita in passato. Dal 2019 invece il Teatro Comunale di Ferrara ha subìto forti pressioni tanto da far dimettere il presidente Resca e oggi il direttore Ovadia. Ferrara deve tornare ad essere una città libera: a cominciare dal suo sindaco!".