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Politica

Pronto soccorso, Botti (Ferrara Futura) propone la "creazione di unità di permanenza breve"

Il candidato civico ha individuato una serie di azioni funzionali alla riorganizzazione del servizio

I tempi di attesa per i pazienti e il carico di lavoro per il personale del Pronto soccorso sono temi entrati nel dibattito politico. A intervenire sull'argomento è il candidato civico di Ferrara Futura Daniele Botti. "Per quanto ancora giocheremo sulla pelle del personale sanitario di Cona, costretto giorno dopo giorno a situazioni di pressione e stress estremi? Per quanto ancora giocheremo sulla salute dei ferraresi?", si è chiesto come premessa di una riflessione funzionale alla riorganizzazione del servizio.

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"A Cona il tempo di boarding è di 178 minuti, parliamo di 3 ore, ben al di sopra degli standard che garantirebbero un flusso gestibile. Per risolvere la situazione bisogna lavorare nelle sedi preposte", ha sottolineato Botti, aggiungendo che "i casi a livello europeo ci dicono che la tempestiva presa in carico del paziente riduce del 35% i giorni di permanenza in reparto, liberando così posti letto per nuovi pazienti e rendendo l'esperienza del paziente più serena", e che "noi di Ferrara Futura abbiamo costituito un'unità di lavoro con eccellenze del nostro territorio sul management della Pubblica Amministrazione e Sanità. 

Da qui all'individuazione di una serie di azioni, sulle quali "non c'è più tempo da perdere". Un elenco che comprende il "rafforzamento del fast-tracking per uno smistamento più efficace dei pazienti con codici bianchi-verdi", l'esigenza di " rafforzare il ruolo del bed manager per un coordinamento dei posti letto anche al di fuori del Ps", la "creazione di unità di permanenza breve basandosi sui casi studio più virtuosi in Europa e nel mondo", oltre a "nuovi protocolli basati sulle evidenze che tutelino pazienti e personale sanitario", e alla "creazione di unità per l'assistenza domestica agli anziani per alleggerire il Ps dagli interventi a bassa complessità". 

Il candidato civico ha concluso che "le classifiche assolute lasciano il tempo che trovano quando si parla di sanità e salute, perché la vera politica ha il dovere etico di ambire costantemente al miglioramento in questi ambiti così delicati. A oggi, la verità, è che se ogni giorno il personale medico e sanitario non compisse veri e propri 'miracoli professionali', non parleremmo di un'eccellenza a livello italiano ed europeo. Si punta il dito sul Pronto soccorso, ma dovremmo ringraziare chi, dopo tanti anni, mette passione e competenza nonostante un immobilismo della politica senza scusanti. Abbiamo il dovere di guadagnarci risultati di alto livello con un management di alta qualità a tutti i livelli, nella politica come nella sanità".
 

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