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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Teatro, Pd: "Il nostro gruppo non ha mai chiesto le dimissioni di Moni Ovadia"

I consiglieri Baraldi e Colaiacovo si sono rivolti al direttore generale circa le sue ultime dichiarazioni

Una lettera aperta rivolta al direttore generale della Fondazione Teatro Comunale Moni Ovadia, in relazione alle sue ultime dichiarazioni "circa presunte richieste di dimissioni da parte di consiglieri comunali del Gruppo Pd". A rivolgersi a Ovadia sono i due consiglieri Dem Ialaria Baraldi e Francesco Colaiacovo.

I due esponenti del Partito Democratico hanno fatto riferimento a due circostanze, "la prima durante una trasmissione radiofonica, la seconda ieri (giovedì 9 novembre ndr) sera durante la trasmissione 'Piazzapulita' sul canale La7 in prima serata, sottolineando che Ovadia "ha affermato che i consiglieri comunali del Partito Democratico hanno chiesto le sue dimissioni dal ruolo che ricopre presso il Teatro Comunale di Ferrara. Ciò sarebbe avvenuto a seguito delle sue dichiarazioni circa il conflitto israelo palestinese che nelle settimane scorse è nuovamente scoppiato in tutta la sua violenza". Moni Ovadia, nel corso della trasmissione di giovedì, in relazione alla vicenda aveva dichiarato "l'unico organo preposto a decidere è il Consiglio d'amministrazione del Teatro, il quale ha dichiarato con un comunicato che non c'era materia per chiedere le dimissioni, a dispetto di questo grande numero di consiglieri comunali di Ferrara, compresi quelli del Pd".

Pertanto, rivolgendosi al diretto interessato, Baraldi e Colaiacovo hanno aggiunto che "desideriamo chiederle per quale motivo lei affermi il falso. Il gruppo consiliare Pd non ha mai chiesto le sue dimissioni. Non le abbiamo chieste pubblicamente, tramite social o organi di stampa, non lo abbiamo fatto in sala consiliare o in commissione, né come gruppo né nessuno dei consiglieri singolarmente. Pertanto non capiamo per quale motivo lei sostenga ciò che non è mai avvenuto. Chi ha chiesto le sue dimissioni è il senatore di Fratelli d'Italia Balboni ed è verso il senatore che è bene lei diriga le sue legittime recriminazioni, anche a fronte delle incongrue dichiarazioni del sindaco Fabbri che sembrava non volerla trattenere nonostante tutta la stima che prova per lei. Tutto il resto, ossia l'attribuzione al Pd di una richiesta di sue dimissioni, sono una sua invenzione, dettata o dalla mala fede o dal fatto che è stato male informato".

I consiglieri del Pd hanno commentato la situazione come "in entrambi i casi, un tentativo maldestro della maggioranza - con la sua improvvida collaborazione - di spostare sull'opposizione un problema internamente ascrivibile agli alleati di governo, uno di quei dispettucci cui le destre ci hanno abituato, peraltro 'molto rumore per nulla', posto che alla fine dello spettacolo lei ha ritirato le sue dimissioni e ancora ricopre il ruolo di dg del Teatro. Le saremo grate e grati se vorrà spiegarci perché mai abbia rilasciato dichiarazioni false su questa vicenda, auspicando che con queste nostre parole lei abbia l'occasione di assumere informazioni corrette sull'accaduto, certi che quando avrà appurato la verità vorrà porgerci le sue scuse".

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