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Calcio

Spal a Fermo alla ricerca del tris, Di Carlo: "Se qualcuno si rilassa, lo mangio"

Titolare Maistro dopo il gol, torna Peda: "Prematuro pensare ai playoff e se c'è un rigore..."

Alla ricerca del tris. La Spal va a Fermo (fischio d’inizio domenica alle 14) contro l’ultima della classe per fare filotto: l’obiettivo è la terza vittoria consecutiva – dopo Recanatese e Pescara – e un potenziale aggancio alla zona salvezza. Posizione di classifica francamente impensabile fino a sole due settimane fa. Ma con Di Carlo l’aria è cambiata. Forse, però, in vista di Fermo, a non cambiare sarà la formazione. Nonostante il terzo impegno in nove giorni, infatti, il tecnico pare intenzionato a confermare chi gli ha consegnato già sei punti in questa sua seconda avventura. E in caso di calcio di rigore…

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Mister, la Fermana si gioca le ultime speranze di evitare la retrocessione: che partita si aspetta?
“La Fermana deve far punti, ma anche noi. Noi dobbiamo cercare di guardare a noi stessi, anche perché il campo di Fermo è bello tosto. Sarà una partita in cui conterà la determinazione: loro hanno perso solo negli ultimi minuti contro Cesena e Perugia, quindi significa che sono una squadra che non molla. A mio avviso loro credono nella salvezza”.

A livello tattico, sono attese novità rispetto a Pescara?
“Saiani è convocabile, ma è rientrato solamente nelle ultime ore quindi ha poco nelle gambe. Tripaldelli comincia a star meglio: ringrazio Bruscagin per la disponibilità e per aver messo tutto il possibile. Rimane a casa Collodel, che si era fermato nella rifinitura di 4-5 giorni fa. Iniziamo a vedere con noi Siligardi, anche se solo in parte. Maistro sarà sicuramente titolare e rientra Peda dalla squalifica. In ogni caso, ho una rosa molto ampia e abbiamo avuto 4 giorni di recupero: quindi anche chi ha giocato le due partite, può tranquillamente tornare in campo”.

Un’insidia potrà essere rappresentata da un rilassamento dopo le due vittorie?
“Se vedo un giocatore che abbassa il ritmo mentale, lo mangio. Sono stato chiaro con la squadra e i ragazzi stanno lavorando bene: ma dobbiamo ancora conquistarci tutto. Un passo falso, in ogni caso, non deve dare sconforto”.

A livello di portieri, fiducia ancora a Galeotti?
“Galeotti ha fatto due grandi parate a Pescara: in uscita bassa e sulla traversa di Cuppone, dove ha toccato la palla con le dita. Ha piena fiducia, come anche gli altri portieri, che stanno lavorando bene”.

Le due vittorie hanno fatto crescere anche il coraggio nel rischiare una giocata?
“Sì. Lo si vede in allenamento, ma anche in campo. Ho chiesto subito ai giocatori un cambio mentale, perché la qualità c’è. Quando si fa l’errore, ci si ripropone: è questo l’atteggiamento che serve per salvarci”.

Si aspettava un Buchel così?
“Dalla mia esperienza ventennale in panchina, so che se un giocatore non in condizione o lo si fa lavorare in allenamento (con brevi spezzoni di partita) oppure lo si fa giocare subito. In questo secondo caso, si paga qualcosa all’inizio in termini di velocità e resistenza, ma poi la crescita è repentina. Oggi Buchel è dentro al progetto Spal al 100%”.

Quanto conta la condizione di Antenucci all’interno dello spogliatoio?
“Da lui e qualche altro giocatore, quando sono arrivato, mi aspettavo solamente un aiuto in più. E Mirco ha dato un grandissimo contributo in questo senso. Contro la Recanatese era determinato, poi si è ripetuto a Pescara”.

Il cambiamento di cui parlava prima è arrivato in modo repentino: si aspettava di vincere subito due partite?
“Sì, nel senso che contro la Recanatese un cambio mentale me l’aspettavo. Perché abbiamo intrapreso una nuova strada, ma con i giocatori che già conoscevo. Questo mi ha aiutato. Ora serve continuità e migliorare il gioco”.

L’obiettivo rimane la salvezza o c’è uno spiraglio di playoff?
“E’ legittimo pensare in grande per la qualità della squadra. Sarebbe un problema se i tifosi non sognassero qualcosa di più importante, però la realtà ci dice che oggi siamo nei playout: serve attaccare la zona salvezza. Poi, quando sarà il momento, lo vedremo: ma oggi serve ragionare così”.

La Spal fino ad oggi non ha avuto un rigore a favore: chi sarebbe il rigorista?
“Antenucci, Petrovic, Zilli e Maistro hanno tutti segnato in allenamento. L’allenatore poi designa il rigorista e le ‘riserve’, ma esiste anche il momento della partita: può capitare che un giocatore sia stanco e il penalty venga tirato da un altro”.

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