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In attesa di Spal-Carrarese, Di Carlo: "Dobbiamo fare una partita di grande spessore"

L'allenatore biancazzurro si è soffermato sulla componente tecnica, fisica e mentale dell'approccio alla gara

Mettersi alle spalle la sconfitta in rimonta subita dal Pontedera e tentare di dare il massimo per conquistare punti. Alla vigilia del match casalingo contro la Carrarese, l'allenatore Di Carlo punta sulla determinazione del gruppo.

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Buongiorno mister, arriva una Carrarese in gran forma. Perché guardare a questa gara con speranza e ottimismo?
"Perché siamo la Spal. E la Spal deve giocare sempre, e soprattutto in casa, per provare a raggiungere questa salvezza. Gli uomini ci sono, i nostri tifosi ci sono, giochiamo in casa. Mi aspetto massimo sostegno, ma anche tanta concentrazione e soprattutto una gran voglia di far punti".

Come mai questa squadra non riesce ad avere mai continuità?
"Non mi sembra che non abbia avuto continuità nelle ultime partite che abbiamo fatto. Penso che ci sia stata continuità, insieme alle prestazioni. Agli occhi di tutti la squadra ha cambiato atteggiamento. Si gioca la partita fino al 95esimo minuto, anche se poi abbiamo perso l'ultima al 93esimo, però ha costruito due occasioni da gol. E' una squadra che adesso non molla. E io dico sempre che dobbiamo pensare a noi per l'obiettivo della salvezza, e a fare una partita di grande spessore tecnico, fisico e mentale per poter battere la Carrarese".

Quali sono le caratteristiche più pericolose della Carrarese?
"E' una squadra che gioca un calcio con il modulo 3-5-2, ma molto propositivo, con inserimenti degli esterni rapidi. Sono squadre dove i due attaccanti, che giocano insieme dall'inizio del campionato, arrivano in area di rigore insieme ad altri compagni. Se è alta in classifica ci saranno dei motivi. I numeri dicono che sono terzi, ma anche che da qui alla fine ci sono sei partite. E in ogni partita a contare è chi ha più voglia di vincere".

Come è stata la settimana di preparazione della partita, dopo la sconfitta di Pontedera?
"Nel primo giorno eravamo tutti molto arrabiati, compreso il nostro presidente, perché una squadra che si deve arrabbiare non può concedere una disattenzione collettiva. Perché ci sono stati 3-4 errori, commessi insieme dai difensori ai centrocampisti, per prendere gol. Fa parte del gioco l'errore, l'importante è rialzarsi e reagire. Dobbiamo andare in campo determinati per portare a cada punti".

Quale è la situazione assenti?
"Noi contro la Carrarese non abbiamo Büchel che è squalificato insieme a Tripaldelli, Carraro che è fuori, Peda che è in Nazionale ma continua ad avere un fastidio alla caviglia, e Bruscagin che non ha recuperato il problema all'adduttore infiammato. La formazione è comunque fatta, e in queste situazioni bisogna compattarci".

Che idea ha del ruolo di Maistro?
"Può fare il trequartista che il centrocampista. Valuterò se farlo partire da centrocampista, oppure dalla trequarti. L'importante è stia bene, e Maistro sta bene".

Dal momento del suo ritorno, sono stati segnati 8 degli 11 gol nella seconda frazione di gioco. Come valuta questo fattore?
"Noi, quando prepariamo la partita, cerchiamo di fare gol dal primo all'ultimo minuto. E' chiaro che ci sono dei momenti di ritmo più bassi, sia per noi che per i nostri avversari, dove la qualità poi viene fuori. Io però penso che sul discorso offensivo possiamo migliorare tanto, perché abbiamo tante soluzioni. Bisogna migliorare anche nella fase di non possesso, nelle ultime partite abbiamo un po' mollato su questo aspetto".

Quale potrebbe essere la quota da raggiungere per evitare i playout?
"Sui calcoli dei punti non sono molto bravo, perché ci azzecco poco. Secondo me i punti sono domani, e domani dobbiamo fare i punti. Concentriamoci sulla partita perché dipende da noi".

Quanti minuti ha nelle gambe Siligardi?
"Adesso anche un tempo. Si allena continuamente con noi, e questo già è un fattore decisivo perché mancano ancora sei partite con 18 punti in ballo. Siligardi è un giocatore importante e, se subentra a partita in corso, può far male".

Che cosa vi ha detto il presidente?
"Dopo la sconfitta era arrabbiato come tutti quanti noi. Sa anche che l'atteggiamento da parte di tutti noi oggi non è sbagliato, e sotto l'aspetto della professionalità può stare sereno per la gran voglia di tirarci fuori da questa situazione. Sul campo stiamo dando le giuste risposte, nonostante qualche battuta d'arresto che fa parte del gioco".
 

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