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Lunedì, 29 Aprile 2024
Caso Resistenza / Centro Storico / Via della Resistenza

Spazi del centro sociale, Ancescao: "Non ci sono motivi per i quali l'associazione debba essere criticata"

Il coordinamento provinciale ha ricordato che numerosi cittadini hanno partecipato alle iniziative

La vicenda del futuro della struttura di via della Resistenza, e delle diverse attività che vi si svolgono, prosegue. Dopo la replica da parte del centro sociale alle parole del sindaco sulla questione, è arrivata una nota da parte di Ancescao sul tema. "La struttura comprensoriale Ancescao di Ferrara - ha rimarcato la nota - ha sub concesso alla 'Resistenza' i locali di Via Resistenza, 34 e ha rinnovato l'affiliazione al centro per il 2023 poiché non ci sono motivi per i quali l'Associazione debba essere ripresa per non aver rispettato quanto previsto dallo statuto e dai regolamenti che disciplinano i rapporti all'interno di Ancescao. Le accuse che vengono mosse ai soci e al gruppo dirigente di Resistenza sono offensive e prive di fondamento e le respingiamo con forza e determinazione. Vorremmo ricordare se ce ne fosse bisogno, che sono tanti i cittadini che in questi mesi hanno partecipato alle iniziative che sono state organizzate dai volontari del centro. Associazioni che hanno contribuito alla realizzazione delle stesse che di certo non gradiranno sapere di essere in qualche modo corresponsabili di aver frequentato ambienti e persone che compiono le nefandezze denunciate dal Sindaco, oltre a turbare frequentemente la quiete pubblica".

"Non ci risulta che le forze dell'ordine siano intervenute per evitare occupazioni abusive o accertare il venir meno del rispetto delle regole del vivere civile", ha proseguito la nota di Ancescao, ammettendo che "il fabbricato necessita di manutenzione, come da tempo è stato segnalato, ma non al punto da non essere agibile. Nel qual caso ci si chiede perché il Comune di Ferrara che ne è il proprietario non se ne sia preoccupato prima. Si sono fatte precise richieste all'assessore al Patrimonio che non hanno avuto risposta, oltre alla disponibilità data, al termine della programmazione delle iniziative in corso, di consentire l'esecuzione dei lavori e di valutare la possibilità, nel caso del bisogno, di creare un ulteriore accesso alle Scuole Guarini come era stato chiesto in passato".

Ancescao ha precisato che "si è consapevoli che la concessione era finalizzata a un progetto sociale a favore della popolazione anziana, che ha gestito quei locali per molti anni, ma nel tempo sono subentrati dei giovani, che stanno adoperandosi attraverso progetti intergenerazionali e ricreativi di poter offrire opportunità che siano di interesse anche per gli anziani. Fra gli iscritti del centro non ci sono peraltro solo giovani e una rilevazione statistica recente ne dà atto. Ricordiamo all'Amministrazione che non è l'unico caso in cui un centro anziani lasci spazio ad altre attività importanti, allo scopo di offrire servizi che rispondano ai bisogni dei cittadini, che la Pubblica Amministrazione non riesce a soddisfare, attraverso la prosecuzione di una frequenza, anche se minima, di persone anziane volontarie che si adoperano per la realizzazione di progetti intergenerazionali".

Un cenno, infine, al fatto che "le attività statutarie delle Associazioni socie di Ancescao sono rivolte a tutti i cittadini senza distinzioni, e in particolar modo alle persone fragili e bisognose di aiuto, ma con l'attenzione ai nuovi bisogni della collettività, che sono cambiati in questi anni, per cui si rende necessario offrire nuove risposte che siano di cultura, di aggregazione e di socialità, che non debbono certo prescindere dal pieno rispetto dei diritti nei confronti dei vicini e di tutti i cittadini".

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