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Spal, sfida a porte chiuse. Di Carlo: "Decisione sorprendente. L'attacco? Si sbloccherà"

Biancazzurri impegnati domenica (16.15) a Vercelli contro Sestri Levante: in palio punti pesanti

Trasferta a Vercelli contro il Sestri Levante, a porte chiuse. La domenica della Spal sarà tutta da decifrare, ma la rosa a disposizione di mister Di Carlo è praticamente al completo. I dubbi riguardano il centrocampo (Buchel è in forse, anche date le tre partite ravvicinate che attendono i biancazzurri) e le punte scalpitano per dimostrare che il gol non è un tabù. Tutti ingredienti che l’allenatore dovrà dosare a puntino per provare a vincere uno scontro diretto di piramidale importanza in zona salvezza. Perché il tempo per i calcoli è finito: serve recuperare quei punti lasciati per strada contro Fermana e Arezzo.

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Mister, con che testa si va in campo contro il Sestri Levante?
“Abbiamo risollevato il morale, ma ancora non abbiamo fatto nulla. Questa è stata una settimana piena, a livello di lavoro, anche se il meteo non ci ha dato una mano. Abbiamo comunque lavorato sulla propositività in attacco e sui meccanismi. Nell’ultimo periodo abbiamo fatto bene sotto il punto di vista dell’atteggiamento e della voglia. Contro il Sestri Levante bisognerà giocare nel miglior modo possibile”.

Qual è lo stato di salute della rosa?
“Stiamo recuperando tutti i giocatori, con solo 2-3 elementi che in settimana hanno lavorato a parte. La squadra sta bene e sono tutti convocati: è importante perché in Serie C è fondamentale correre”.

Siligardi come sta?
“Sta bene e giovedì ha giocato 30 minuti nella partitella contro gli Allievi. Ho anche conosciuto qualche giocatore che mi è piaciuto. Non ha ancora ritmo, ma venti minuti penso che li abbia nelle gambe”.

Buchel può partire dal primo minuto?
“Ci sono tre partite e la prima è la più importante. Per questo cercherò di mettere in campo la squadra migliore: Buchel negli ultimi due giorni si è allenato bene. Su di lui comunque faremo valutazioni, come anche su Antenucci. La rosa è ampia, tutti sono titolari e si devono sentire così”.

E Saiani?
“E’ titolare come tutti gli altri, quindi può giocare tranquillamente”.

Tornando all’attacco, chi giocherà davanti? Si aspetta soprattutto un cambio di passo, a livello realizzativo, dalle sue punte?
“Abbiamo tanti esterni e attaccanti e ho sempre deciso di sfruttare le loro qualità migliori. Serve coraggio e corsa: le punte mi piacciono per abnegazione, impegno e per il fatto che tengono la squadra corta. Dobbiamo essere bravi a rifornirle con più palloni e quindi da dietro bisogna giocare meglio. Il problema non è dell’attacco in sé, ma di costruzione da dietro. I gol arriveranno, sono fiducioso”.

Si giocherà a porte chiuse, cosa ne pensa?
“Nessuno se l’aspettava. Nell’ultimo periodo abbiamo avuto sempre i nostri tifosi vicini e averli a Vercelli sarebbe stato un vantaggio. Loro ci danno una grande mano perché hanno capito che la squadra si sta impegnando. Cercheremo comunque di fare una partita maiuscola anche per loro”.

Qual è il suo bilancio complessivo, da quando è tornato?
“Mi è piaciuto il cambio di atteggiamento, perché non era facile. Bisogna ricreare, insieme ai nostri tifosi, il senso di appartenenza. Poi, sul campo, stiamo cercando di non mollare mai, fino al 95esimo. Il bilancio è, dunque, positivo: prendiamo il meglio da ogni partita. Ovviamente, guardando le due vittorie e i due pareggi, si poteva anche fare meglio. Ora mi aspetto di vincere più partite, a partire dalla sfida contro il Sestri Levante”.

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