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Via Favero, Colaiacovo (Pd): "La presidente non ha convocato tecnici dell'Urbanistica"

L'esponente Dem è intervenuto per commentare le dichiarazioni della consigliera Savini

Riceviamo e pubblichiamo:

"Leggo con stupore la nota di Francesca Savini, presidente della Commissione d'indagine sull'area verde cosiddetta di via Favero (vie Mozzoni-Serao), poiché l'ultima seduta di lunedì 25 si è chiusa senza alcuna discussione sullo stato dei lavori. Sulla costituzione della Commissione d'indagine, come Gruppo Pd, abbiamo espresso le nostre perplessità sia per gli elementi di illegittimità contenuti nella delibera sia per l'inutilità dello strumento, voluto soltanto a fini elettoralistici.

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Quanto ulteriormente emerso durante le numerose sedute della commissione, rispetto all'istanza dei cittadini, si sarebbe potuto appurare con una unica ordinaria seduta di Terza commissione, ciò nonostante la maggioranza ha voluto la Commissione d'indagine, attribuendogli compiti non propri, generando la falsa aspettativa nei cittadini di poter valutare profili di illegittimità, di modifica e di annullamento in autotutela della delibera consigliare del 2013 riguardante il Rue, mentre in realtà come testualmente dichiarato dall'avvocato Onorati, consulente della Commissione, questa 'ha una finalità di ricostruzione di una realtà di fatto sicuramente complessa, ma non potrebbe prendere una decisione in relazione a quelle istanze che sono state rivolte dai cittadini nel senso che c'è un'istanza, e vado al concreto, di annullamento di un atto che non è nelle competenze della Commissione'. 

A tutt'oggi in Commissione sono stati ascoltati dei giuristi ma la presidente, nonostante ripetute richieste, non ha ancora convocato tecnici del settore Urbanistica, gli unici che si sono pronunciati per ben tre volte, l'ultima il 15 novembre 2023, rispondendo con un diniego alla richiesta dei cittadini di annullamento in autotutela della delibera di Consiglio che ha modificato gli strumenti urbanistici sull'area di via Favero. In pratica sono state svolte otto sedute a porte chiuse senza alcuna ragione oggettiva, in spregio al dovere di trasparenza nei confronti dei cittadini, di una Commissione voluta dalla maggioranza mentre contestualmente l'Amministrazione rigettava le istanze dei residenti, senza che la Commissione abbia mai potuto ascoltare le ragioni di tali dinieghi. 

La consigliera Savini, che pur di avere la presidenza della Commissione ha accettato di essere eletta non con il voto dell'aula consiliare ma con una modalità che riteniamo illegittima, improvvidamente dichiara la conclusione dei lavori quando in realtà se sono emerse lacunosità nelle ricostruzioni consequenziali delle variazioni urbanistiche, non è stato approfondito nulla circa gli strumenti urbanistici attuati nel tempo, la loro efficacia, la capacità di costituire diritti, le ragioni dei dinieghi dell'Amministrazione rispetto alle istanze dei cittadini, in conclusione non si comprende in che modo la Savini intende rispondere alle legittime aspettative dei residenti".

Il presidente Gruppo Pd Francesco Colaiacovo

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