Polizia penitenziaria, i sindacati al sottosegretario Ostellari: "All'Arginone servono 35 agenti"

I problemi del carcere di Ferrara sono arrivati sino all’orecchio del sottosegretario di Stato, Andrea Ostellari che venerdì - insieme a prefetto e parlamentari al deputato di Fratelli d’Italia Mauro Malaguti, Davide Bergamini (Lega), il sindaco Alan Fabbri e il consigliere comunale Carità – ha visitato la struttura dell’Arginone.

Dopo una visita nell’istituto con i vertici del carcere, Ostellari ha infatti incontrato anche le organizzazioni sindacali del Sappe, Osapp, Sinappe, Uilpa, Fns Cisl, Cnpp. Tutti i rappresentanti illustrato le problematiche che riguardano l’istituto estense, tra le quali le numerose aggressioni nei confronti del personale di polizia penitenziaria, motivo per il quale tutto il personale è uscito da poco da un periodo di stato di agitazione: in primis è stato chiesto un protocollo di intervento operativo con strumenti idonei alla difesa del personale, rispetto per la divisa con la quale rappresentano lo Stato.

“E’ stata chiesta anche una immediata revisione delle piante organiche – spiegano le sigle – dato che attualmente in carcere, su 212 unità previste, ne tiene 175. Allo stato attuale il personale di polizia penitenziaria opera nell’istituto con una capienza di 129 unità nel ruolo agenti e assistenti; numeri veramente al di sotto della media prevista, con i quali si opera ai livelli minimi di sicurezza con turni massacranti”.

Tutte le sigle rappresentative a fine incontro hanno chiesto al sottosegretario un intervento utile per ripristinare le condizioni che investono la casa circondariale di Ferrara con un protocollo di intervento operativo e con strumenti idonei alla difesa del personale e l’imminente invio di altri 35 agenti.