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Sanità

Donazione degli organi e dei tessuti, istituito un Comitato inter-aziendale ospedaliero provinciale

Anche quest'anno l'équipe del Coordinamento e Aido hanno promosso un progetto destinato ai ragazzi dell'ultimo anno delle scuole superiori

Il 16 aprile ricorre la Giornata nazionale della donazione di organi e tessuti. Nell'ambito dell'integrazione tra Ausl e Azienda ospedaliera universitaria di Ferrara è stato avviato un percorso finalizzato all'unificazione a livello provinciale dell'attività di procurement, cioè dell'insieme dei processi per selezionare un potenziale donatore, con l'istituzione di un Ufficio di coordinamento provinciale alle donazioni, cui afferisce una rete di medici e infermieri esperti di procurement e donazione di organi e tessuti. E' stato recentemente istituito un Comitato inter-aziendale ospedaliero provinciale alla donazione, che include, oltre al coordinatore locale, i responsabili delle diverse Unità operative e dei servizi sanitari coinvolti nei percorsi donativi. Questa organizzazione permette di lavorare, in collaborazione, condividendo l'esperienza per formare la rete di professionisti e migliorare i percorsi donativi in essere.

"Il trapianto di organi e tessuti - ha commentato Monica Calamai, direttrice Generale delle due Aziende sanitarie ferraresi - rappresenta un'attività sanitaria ad alta valenza sociale, ed è un obiettivo importante del Servizio sanitario regionale. Il potenziamento di questa attività, in termini numerici e di qualità, è fondamentale per garantire un trattamento insostituibile ed efficace per un sempre più elevato numero di persone affette da gravi insufficienze d'organo, e alle loro famiglie. Sul tema della donazione e del trapianto si intrecciano problematiche di ordine etico, culturale, giuridico, tecnico-scientifico e organizzativo di grande complessità e interconnesse tra loro. La creazione di un coordinamento provinciale e quindi di sinergie sempre più strette tra tutte le strutture può perciò dare risultati di rilievo. Si tratta di un altro tassello importante nel processo di unificazione tra Ausl e Azienda ospedaliera universitaria, con l'obiettivo di offrire una migliore qualità di vita ai pazienti".

I dati relativi alla donazione di tessuti nel 2022 all'ospedale 'Sant'Anna' ha visto indicato 167 cornee donate, oltre a 3 donazioni di cute, 5 di tessuto muscolo scheletrico, 3 donazioni di vasi e valvole. Le donazioni multiorgano sono state 12 e hanno portato al prelievo e trapianto di 18 reni, 12 fegati, 2 polmoni, 1 pancreas, 1 intestino. Nel 2022 è stata raggiunta una tappa fondamentale: per la prima volta all'ospedale di Cona è stato realizzato un prelievo di organi utilizzando una procedura particolare. Si tratta della Dcd (Donation After Cardiac Death, donazione a cuore fermo), in collaborazione con l'équipe di Cesena, che ha visto coinvolti più di 40 operatori sanitari. Nell'aprile dello scorso anno è stato anche effettuato un prelievo multiviscerale, un intervento rarissimo ed estremamente complesso (dal 2002 al 2022 in Italia ne sono stati effettuati soltanto 17, di cui 11 in Emilia Romagna) che permette al ricevente di sostituire, in un'unica soluzione, la quasi totalità degli organi addominali e dell'intestino.

La dottoressa Silvia Bortolazzi, responsabile dell'Ufficio di coordinamento Provinciale alle donazioni ha sottolineato che "è solo grazie alla generosità e sensibilità dei cittadini e delle loro famiglie che questa rete di professionisti riesce a raggiungere preziosi obiettivi di salute. Grazie a questo riscontriamo il dato di opposizione sulla donazione di organi più basso di tutto il territorio nazionale: solo il 7,7% rispetto al 29.6% a livello nazionale". Anche quest'anno l'équipe del Coordinamento alle donazioni ha portato avanti il progetto 'Salute e donazione per una scelta consapevole' destinato ai ragazzi dell'ultimo anno delle scuole superiori della città, in collaborazione con Aido. L'invito a partecipare al progetto è stato condiviso con i dirigenti scolastici degli istituti superiori di Ferrara e l'adesione dimostrata dalle scuole cittadine ha permesso di calendarizzare gli incontri con oltre 50 classi quinte, per un totale di circa 1000 ragazzi. "Riteniamo importantissimo – ha aggiunto la dottoressa Bortolazzi - dedicare tempo e impegno nel fare informazione ai giovani. Solo fornendo loro informazioni precise e corrette i ragazzi potranno decidere, in modo consapevole, quale atteggiamento avere nei confronti di alcune tematiche sanitarie legate alla donazione".

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