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Pesca / Comacchio

Coldiretti scrive al Ministero dell'Agricoltura: "Con il granchio blu sono a rischio tremila famiglie"

La richiesta è finalizzata a un intervento urgente per fornire misure di sostegno alle imprese colpite

Continua a suscitare preoccupazione l'invasione del granchio blu, spinta dal caldo e dai cambiamenti climatici con gravi danni agli allevamenti di cozze e vongole e all'intero ecosistema, con una tendenza ad allargarsi pericolosamente ad altri territori. A lanciare l'allarme è la Coldiretti, con il presidente Ettore Prandini che ha inviato una lettera al Ministero dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare chiedendo un intervento urgente con misure di sostegno alle imprese colpite.

Il granchio blu, o granchio reale blu – ha sottolineato Coldiretti - è una specie aliena per il Mar Mediterraneo, originaria delle coste Atlantiche dell'America, che raggiunge anche il chilo di peso e sta prendendo il sopravvento nei fondali della costa Adriatica, sterminando vongole veraci, cozze, uova, altri pesci e molluschi. Il fenomeno sta assumendo le proporzioni di una vera e propria 'calamità naturale', che minerà la sopravvivenza della principale economia ittica del Delta del Po e la conseguenza, se non fermato, sarà la chiusura di circa tremila imprese familiari e la scomparsa di vere e proprie eccellenze alimentari. Ma ormai la presenza del granchio si segnala su tutte le sponde dell'Adriatico, da Nord a Sud".

Il presidente della Coldiretti ha aggiunto che "il Ministero ha autorizzato in via eccezionale la pesca del granchio blu negli impianti di molluschicoltura nella Sacca di Goro, e lo stesso ha fatto la Regione Emilia-Romagna, includendo anche la zona di Comacchio ma la possibilità va estesa a livello nazionale, consentendo il prelievo del granchio e la sua commercializzazione per la tutela della biodiversità con la partecipazione diretta dei pescatori. L'arrivo di questo crostaceo predatore è solo l'ultimo esempio di specie aliena che ha invaso le campagne e i mari italiani per effetto dei cambiamenti climatici con il surriscaldamento delle temperature, causando oltre un miliardo di danni sul piano ambientale, paesaggistico ed economico".

Una questione, intorno alla quale "la Regione Emilia-Romagna rende noto di aver rilasciato l'autorizzazione, valida fino al 31 luglio 2024, a cattura, prelievo, trasporto a terra e commercializzazione del granchio blu", ha sottolineato Coldiretti, evidenziando che "tutto ciò potrà essere fatto dalle imprese ittiche titolari di concessione demaniale marittima nell'ambito della sacca di Goro e del territorio di Comacchio". A questo proposito, l'assessore regionale all'Agricoltura e Pesca Alessio Mammi, ha spiegato che "si tratta del completamento autorizzativo al prelievo del granchio blu anche nelle zone demaniali che non sono di pertinenza comunale, e quindi non soggette alle ordinanze già emesse dai sindaci di Goro e Comacchio. L'autorizzazione è stata concessa dopo l'ottenimento del nullaosta rilasciato dal parco del Delta del Po e dal raggruppamento dei carabinieri per la biodiversità".

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