rotate-mobile
Politica

Alloggi popolari, Aldighieri (Pd): "Su che basi si favorirebbe una discriminazione verso le famiglie ferraresi?"

L'attivista del Partito Democratico è intervenuto sul tema della residenzialità storica

"In questi giorni a Ferrara è partita una forte propaganda da parte del sindaco Alan Fabbri che attacca Regione, Partito Democratico e nuovamente monsignor Perego, una propaganda sterile e imbarazzante, una sorta di 'chiamata alle armi' che travalica i confini comunali per chiamare a raccolta cittadini e sindaci da tutta la regione, soprattutto di centrodestra". A intervenire politicamente sul tema è Vittorio Aldighieri, attivista del Partito Democratico. Un argomento, quello relativo alla residenzialità storica, che per Aldighieri è utilizzato per "scatenare una guerra tra poveri, con la piena consapevolezza di fomentare rabbia su larga scala instillando nei cittadini un ingiustificato senso di ingiustizia, un senso di ingiustizia che non ha ragione di esistere. Intanto è bene chiarire che il requisito della residenzialità storica (3 anni) resta, requisito che anzi fu adottato proprio dalla Regione Emilia Romagna nel 2015".

L'attivista ha aggiunto che "semplicemente gli amministratori locali non potranno adottare questo requisito per attribuire ulteriori punteggi". Da qui alla domanda di Aldighieri: "Su quali basi il sindaco ritiene che, non potendo inasprire ulteriormente questo criterio a livello locale, si favorirebbe una discriminazione nei confronti delle famiglie ferraresi-italiane se i dati dicono chiaramente che già a inizio 2019, e quindi in presenza della precedente Amministrazione Pd, a Ferrara gli alloggi popolari erano occupati per un 84,5% da nuclei familiari italiani, pur senza aver messo mano al regolamento come poi fatto successivamente dalla sua stessa Giunta?".

Aldighieri ha chiesto anche: "Come fa il sindaco ad affermare che durante la Giunta Tagliani gli stranieri si vedevano assegnare metà degli alloggi popolari se i fatti dimostrano il contrario? E come può mettere in relazione i residenti stranieri (circa 13mila) sulla popolazione totale del Comune (circa 130mila), se il 73% delle famiglie ferraresi vive in abitazioni di proprietà e circa tre quarti del restante 27% paga un affitto presso persone fisiche? E ancora, a livello regionale dove il 77,4% degli alloggi popolari è assegnato a nuclei familiari italiani, ci sono oltre 25mila persone in attesa di una casa popolare, oltre 6mila alloggi sfitti, e mentre la Regione fa la sua parte e investe mediamente ogni anno 10 milioni di euro per ristrutturare le case popolari lasciate vuote, il Governo non ha intenzione di investire 15 milioni annui sulla Regione per colmare la differenza".

L'attivista ha evidenziato che "a Ferrara ci sono oltre 700 alloggi sfitti che non sono in condizioni di abitabilità, e delle oltre novecento famiglie che si sono viste accogliere la loro domanda nel corso dell'ultima graduatoria, solo un centinaio di loro hanno potuto beneficiare recentemente dell'assegnazione di un alloggio popolare, tra l'altro proprio grazie al Programma straordinario Recupero e assegnazione di alloggi Erp anno 2023 della Regione, quella stessa Regione che il sindaco Fabbri attacca in maniera scomposta".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alloggi popolari, Aldighieri (Pd): "Su che basi si favorirebbe una discriminazione verso le famiglie ferraresi?"

FerraraToday è in caricamento