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Stazione, addio al 'cimitero di biciclette': "Il nuovo deposito sarà pronto entro la metà di maggio"

Ripulita la zona; lì sorgerà una velostazione, un punto informativo e un deposito bagagli

Niente più mucchio selvaggio di biciclette davanti alla stazione. Il nuovo deposito, i cui lavori sono iniziati lunedì, dovrebbe – il condizionale è d’obbligo – essere attivo per il concerto di Bruce Springsteen del 18 maggio. Intanto, il primo passo è stato compiuto: l’impresa appaltatrice ha infatti sgomberato l’area dalle due ruote a pedali, che saranno comunque conservate fino a maggio all’interno del deposito comunale di via Marconi.

“Siamo alla fase attuativa di un percorso annunciato - commenta il vicesindaco, Nicola Lodi -. È la fine del ‘cimitero delle biciclette’ e un tassello ulteriore nella riqualificazione dell’area Gad. La stazione - anche grazie alla scelta di gruppi alberghieri di investire in zona - rinasce. Le nuove strutture consentiranno di potenziare le opportunità per i pendolari e i turisti, a favore di una nuova visione di mobilità sostenibile”.

Dopo la rimozione delle biciclette si procederà col rifacimento della pavimentazione, la posa di una particolare resina acrilica bicomponente, dove saranno tracciate le indicazioni e i percorsi per l’ingresso alla velostazione. Troverà spazio anche il servizio di bike-sharing, la pista ciclo-pedonale, la nuova pensilina, il parcheggio gratuito e un percorso pedonale verso il parco Coletta.

I lavori di sgombero

Inoltre, per garantire visibilità e decoro estetico al lato lungo sud-est della velostazione, l’area ecologica esistente sarà riposizionata ad alcuni metri di distanza. Un muro con aperture terra-cielo delimiterà il confine sud-est della velostazione, segnando così il perimetro del deposito controllato delle biciclette. Sarà, poi, oggetto di riqualificazione anche l’arredo urbano nell’area circostante, con portabici in acciaio tubolare e rastrelliere (installate nell’area libera di parcheggio esterno).

Nell’ambito delle strategie per la mitigazione ambientale, il drenaggio e la prevenzione delle isole di calore, saranno realizzati tre cosiddetti ‘rain gardens’ (giardini della pioggia), ovvero delle aiuole ricavate dall’attuale pavimentazione stradale (attraverso operazioni di fresatura, demolizioni del sottofondo e scavo).

Il finanziamento è stato stanziato, in un primo stralcio, da Ministero dell’Ambiente e in cofinanziamento da Ferrara Tua. L’iniziale quadro economico, aggiornato alla luce dell’inasprimento dei costi delle materie prime, era di 236mila euro, comprensivo di un anno di costi di gestione. Il dicastero all’Ambiente ha contribuito per circa 92mila euro mentre, come detto, i rimanenti sono fondi a carico di Ferrara Tua.

Il progetto prevede, poi, anche un secondo stralcio, ovvero la ristrutturazione dell’attuale struttura per il rimessaggio e il noleggio delle bici che - a intervento terminato - diventerà anche un punto di informazione turistica e di deposito bagagli. Questa porzione di lavori, invece, è finanziata congiuntamente da Regione Emilia-Romagna e Comune.

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