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Politica

Dalla riduzione delle disparità alla collaborazione con altre città, le indicazioni del Tavolo dell'Alternativa

Nel frattempo, 'La Comune' ha fissato tre assemblee per scegliere linee e obiettivi e arrivare alle candidature

Nei giorni scorsi, 'La Comune' di Ferrara ha lanciato pubblicamente una proposta politica ai partiti e alle formazioni ancora riunite al Tavolo dell'Alternativa. Una proposta finalizzata a superare il modo tradizionale di far politica e a unirsi in un nuovo processo partecipativo. Un percorso, dove la porta per i partiti e le formazioni politiche che siedono al Tavolo dell'Alternativa rimane aperta.

Sono state pertanto fissate le prime tre tappe. Tre grandi momenti assembleari di ascolto e confronto, per scegliere sia le linee e gli obiettivi del programma elettorale, quindi per far emergere disponibilità, competenze e candidature, infine individuare con una votazione popolare la figura de candidato sindaco e della squadra che lo affiancherà. La prima tappa, dedicata alla visione, agli obiettivi principali e alle azioni, è in programma domenica 19 novembre. La seconda tappa, rivolta alla raccolta delle candidature e alla presentazione dei candidati, è prevista domenica 3 dicembre. Infine, la tappa conclusiva e finalizzata all'individuazione del candidato e della squadra attraverso una consultazione online su una piattaforma trasparente, è in programma sabato 16 dicembre. 

Nel frattempo, le forze politiche e civiche riunite in questi mesi intorno al Tavolo dell'Alternativa hanno lavorato per costruire una nuova visione per Ferrara. L'elenco sintetico delle richieste emerse da un documento del Tavolo prevede "un Comune che si prenda cura delle persone, in particolare di quelle più svantaggiate. Che lavori per ridurre le disparità e valorizzare le capacità di tutti, donne e giovani in particolare. Che si faccia carico delle difficoltà, non solo economiche, che stanno affrontando le famiglie ferraresi, soprattutto quelle con bambini, anziani, persone fragili". 

Spazio anche a "un Comune che si faccia carico dei grandi mutamenti in corso e che sappia individuare, nel dialogo con i cittadini, modi per prevenire danni e adattare la città alle nuove necessità. Che faccia la sua parte per affrontare il degrado ambientale, le conseguenze dei cambiamenti climatici e delle crisi energetiche. Che sia presente nelle sedi dove si programmano i servizi sanitari per difendere il diritto alla salute dei cittadini. Che intervenga sulla mobilità e sullo sviluppo urbanistico della città per garantirne un funzionamento più ordinato e rispettoso delle esigenze di tutti, in particolare delle persone più deboli. Che sappia valorizzare la presenza dell'Università e riportare la cultura ai livelli che facevano da richiamo e da motore per l'economia locale, ma che sappia anche offrire occasioni di crescita e di svago per tutti i cittadini. Che sappia realmente garantire adeguati livelli di legalità e sicurezza nella vita cittadina, tutelare i diritti di tutti e in particolare dei più deboli, assumere un ruolo attivo per promuovere la pace e la cooperazione fra i popoli".

Il novero delle richieste riguarda anche "una città che torni a dialogare al suo interno e che sappia costruire rapporti di collaborazione con altre città e istituzioni a vantaggio dei cittadini e delle imprese ferraresi. Serve tornare ad ascoltare i cittadini, ricostruendo sedi e occasioni di partecipazione alle scelte del Comune. Occorre valorizzare il volontariato e le sue associazioni"; "un Comune che ascolti le esigenze delle imprese e dei lavoratori, che promuova un'economia equilibrata nei diversi settori, offrendo più opportunità di lavoro stabile e contrattualmente garantito, in particolare alle donne e ai giovani e che intervenga per l'integrazione lavorativa degli immigrati. Occorre ricostruire un'organizzazione comunale, impoverita di professionalità e competenze, perché il Comune possa dare servizi adeguati, tempestivi ed efficienti ai cittadini e alle imprese". 

I partecipanti al Tavolo hanno auspicato "un Comune che sappia ascoltare le esigenze dei cittadini di ogni quartiere e frazione, rispondendo con interventi mirati e tempestivi per salvaguardarne il tessuto sociale e di comunità. Ora stiamo discutendo per individuare in tempi rapidi un candidato o una candidata che possa valorizzare questa unità d'intenti e sia in grado di tradurla in una nuova opportunità di sviluppo per l’intera città. Riteniamo sia venuto il momento di aprire la discussione ad altri gruppi e associazioni che in queste settimane sono intervenuti nel dibattito sul futuro della città, per verificare la possibilità della più ampia collaborazione e convergenza e per recepire ulteriori suggerimenti e integrazioni allo schema di programma che ci siamo dati".

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