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Venerdì, 26 Aprile 2024
Teatro

'Quasi amici', sul palco del Teatro Nuovo Massimo Ghini e Paolo Ruffini fra comicità e riflessioni

Arriva la rappresentazione teatrale tratta dal film francese che riprende una reale storia di amicizia

La storia di un emozionante legame fra due persone, provenienti da due realtà differenti e unite da un evento traumatico, arriva anche sul palcoscenico teatrale. La vicenda al centro della trama del film francese del 2012 'Quasi amici', in grado di capovolgere i canoni della sua narrazione dalla tragedia alla commedia, sarà messa in scena venerdì 3 febbraio alle 21, al Teatro Nuovo. A vestire i panni dei due protagonisti, nell'adattamento e la regia di Alberto Ferrari, saranno gli attori Massimo Ghini e Paolo Ruffini, per la Produzione Enfi teatro.   

La stagione di prosa 2022-2023 prosegue dunque con lo spettacolo tratto dal film 'Quasi amici' di Eric Toledano e Olivier Nakache. Un adattamento per il teatro del soggetto e della sceneggiatura della pellicola, che permette di dilatare, attraverso la drammaturgia, quelle emozioni che nascono per il cinema con un altro linguaggio, non solo visivo, ma anche filmico. Il racconto proposto si articola sull'incontro e sull'intensità del legame crescente fra un uomo ricco, colto e bramoso di soddisfare il suo narcisismo e un altro uomo abituato a delinquere sin da ragazzino, svelto, con un'intelligenza vivace e una cultura imparata sulla strada. Il peso specifico del corpo e quello della mente, nell'orientare le proprie scelte, sembra quasi mettere di fronte l'uno all'altro.

Dall'incidente che paralizza il corpo dell'uno alla casualità che provoca l'incontro con l'altro, nascerà un'amicizia che renderà indissolubile il loro rapporto. I due personaggi non lo sanno, ma possiedono il dono della leggerezza. Come in 'Pigmalione', si assiste per osmosi a un'educazione alla vita e alla cultura e un'istruzione alla leggerezza. E' l'assenza di leggerezza, più che la malattia, che tiene ancorato sulla sedia Philippe, la sua pesantezza della vita, della sua percezione del mondo, che lo inchioda a decisioni sbagliate con la figlia adottiva, con i suoi collaboratori, ma soprattutto con se stesso. 

Nell'adattamento teatrale il ruolo di Philippe, l'uomo sulla sedia, dovrà essere riequilibrato, perché nella versione cinematografica è molto sbilanciato il racconto a favore di Driss, l'uomo che arriva ad aiutarlo. Nella versione teatrale i due ruoli saranno equiparati per potere scavare molto di più nel loro rapporto e nella loro ricerca di questa leggerezza calviniana che ci faccia emozionare, godere e ridere fino alle lacrime se necessario e alle lacrime anche arrivare nelle emozioni profonde, sulle loro riflessioni, sulla loro vita e sulle loro backstory. 

Nella versione teatrale, Alberto Ferrari ha inserito quindi anche quei momenti di sconforto che nel film, per necessità del tempo di racconto non hanno probabilmente trovato spazio, invece nella versione teatrale permettono di entrare nella psiche di un uomo completamente paralizzato che diventa tutt'uno con la sua sedia a rotelle elettrica. E nella testa di un altro uomo che ha considerato la vita fino allora come un aperitivo leggero da ingurgitare e poi tranquillamente digerire. Ma la ricerca alla leggerezza passa anche per la comicità. Ridere sarà il veicolo segreto per arrivare a comprendere ancora di più i meccanismi che regolano la vita e i destini di questi uomini. Ridere di sé e dell'altro per conoscere più in profondità chi sta davanti. 

Il regista ha immaginato un grande spazio aperto, un grande panorama illuminato come una giornata estiva, una notte autunnale, un pomeriggio piovoso. E un piano inclinato che dirada verso il proscenio e che racchiude al suo interno tutti i luoghi della vicenda, che si aprono e diventano a volte studio, camera da letto, salotto. Ma poi, richiudendosi all'interno del praticabile, restituiscono solo una pianura inclinata. 

Per informazioni e biglietti occorre rivolgersi alla biglietteria del Teatro Nuovo, martedì, mercoledì, venerdì, sabato dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19 e giovedì dalle 11 alle 13, o telefonando al numero 0532 1862055. 
 

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