rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Salute / Cento

Plasmaferesi produttiva, il nuovo strumento nella sede centese dell'Avis

Il macchinario porterà la provincia agli standard di donazione regionali richiesti

E' stata collocata nella sede dell'Avis di Cento, in viale Jolanda 13/A, la macchina di plasmaferesi produttiva (donazione di plasma) che garantirà l'incremento necessario per portare la provincia agli standard di donazione regionali richiesti. All'Unità di raccolta di Ferrara erano già operative due analoghe apparecchiature che garantivano una raccolta di circa 1450 unità all'anno. Grazie a questa nuova macchina, che ha preso a funzionare a pieno regine da venerdì, si arriverà a raccogliere almeno un terzo in più rispetto allo storico per anno.

I medicinali plasmaderivati, ovvero albumina, fattori della coagulazione e le immunoglobuline per uso endovenoso, sono veri e propri farmaci salvavita ricavati dalla plasmadonazione, la cui richiesta è in costante crescita e per questo deve essere alimentata alla stregua della donazione di 'sangue intero'. Queste macchine servono per raccogliere il plasma dal donatore, che viene quindi inviato al polo di lavorazione dell'ospedale Maggiore di Bologna dove viene validato, con esami di legge obbligatori, e quindi inviato in 'conto lavorazione' all'industria di frazionamento Kedrion di Lucca che, grazie a particolari tecnologie, estrae dal plasma donato le singole protenine che diventano quindi farmaci plasmaderivati.

"Quest'anno – hanno evidenziato i vertici di Avis - ricorre il 65esimo della nascita della sede dell'Avis comunale di Cento e, grazie alla dedizione dei nostri volontari e alla generosità dei donatori del territorio, siamo riusciti negli anni scorsi a raggiungere il traguardo di oltre 2.200 unità di sangue annue. Auspichiamo che, grazie anche alla posizione centrale tra le provincie di Ferrara e Bologna, Cento possa diventare punto di riferimento per i donatori che desiderino donare il plasma, contribuendo attivamente all'obiettivo di autosufficienza nazionale per i plasmaderivati".

Gianluca Lodi, direttore facente funzione dell'Unità operativa di Immunoematologia e trasfusionale dell'Azienda ospedaliera universitaria di Ferrara ha dichiarato che "con il posizionamento di questa attrezzatura a Cento si dà ancora di più sostegno alla valorizzazione del territorio come sede di cura per i cittadini. Tutto questo, inoltre, dimostra come le Aziende sanitarie ferraresi continuino a perseguire, in collaborazione con Avis e Fidas, una preziosa e storica collaborazione, capace di garantire sempre nuovi e importanti risultati".

Mirco Santini, direttore dell'Unità operativa complessa interaziendale Governo percorsi outpatient dell'Ausl di Ferrara ha aggiunto che "la collaborazione con le associazioni di volontariato è molto importante per le Aziende sanitarie del Ferrarese. Con Avis e Fidas il sodalizio è storico, tanto che nello scorso gennaio la Direzione aziendale ha anche firmato una innovativa convenzione finalizzata a migliorare ulteriormente l'attività dei volontari e le donazioni, nonché a porre in atto iniziative di sensibilizzazione nei confronti della donazione di sangue ma anche di corretti stili di vita. Un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e terzo settore, di qui anche l'apparecchiatura che è ora entrata in attività a Cento, rappresenta una importante manifestazione".

Mario Pedaci, assessore comunale alla Sanità di Cento, ha espresso soddisfazione "in merito alla decisione di valorizzare le associazioni Avis e Fidas presenti nel nostro territorio, consentendo lo svolgimento di questa attività, la raccolta del plasma, che fino a oggi era stata limitata al capoluogo provinciale. A nome dell'Amministrazione comunale di Cento, ringrazio Aosp e Asul, Avis, Fidas e tutto il personale e i volontari impegnati, evidenziando l'importanza di continuare a sostenere le iniziative promosse da queste associazioni. Tali iniziative dimostrano il forte spirito di solidarietà e collaborazione che contraddistingue la città. Il coinvolgimento e la collaborazione tra istituzioni e organizzazioni locali ha reso possibile la realizzazione di un’attività di così grande rilevanza per la salute e il benessere della comunità di Cento e non solo".

Paolo Tassinari, presidente Fidas Renazzo, ha evidenziato che "finalmente si è arrivati a vedere l'inizio di un progetto di cui si parla da molti anni. L'arrivo di questo separatore cellulare a Cento sarà sicuramente l'incentivo per molti donatori ad approcciarsi a questo 'nuovo' tipo di donazione, oltre a un beneficio per la sanità pubblica, per aumentare la raccolta di plasma. Volevo inoltre sottolineare la fattiva e proficua collaborazione tra Avis e Fidas, che da diversi anni stanno perseguendo, portando a risultati che se pur con molte difficoltà ripagano di tanti sacrifici".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Plasmaferesi produttiva, il nuovo strumento nella sede centese dell'Avis

FerraraToday è in caricamento