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Martedì, 30 Aprile 2024
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Arginone, la polizia penitenziaria in stato di agitazione: "Siamo in sofferenza, digiuniamo in servizio"

Da giovedì mattina il personale del carcere ha messo in atto la misura come protesta

Lo avevano annunciato, ora è ufficiale. Da giovedì mattina, il personale della polizia penitenziaria è in stato di agitazione. La protesta, in questo primo momento, si traduce fattivamente nel digiuno durante tutto l’orario di lavoro, con l’astensione circa l’uso della mensa di servizio e del bar interno alla struttura di via Arginone.

Troppe e troppo gravi le aggressioni subite dagli stessi agenti nell’ultimo periodo. Secondo i sindacati - Sappe, Osapp, Sinappe, Uilpa, Uspp, Fns Cisl e Cnpp – sarebbero state addirittura oltre una decina solo nell’ultimo mese.

E così lo stato di agitazione diventa il primo passo concreto verso una protesta che potrebbe assumere contorni anche più marcati. Le stesse sigle chiedono, infatti, interventi risolutivi per riportare la sicurezza all’interno del carcere e migliorare il benessere sul posto di lavoro per i poliziotti. Sempre secondo i sindacati, l’ambiente sarebbe “in enorme sofferenza”.

Come detto, è notizia di domenica l’ultima aggressione avvenuta all’interno dell’Arginone. Secondo quanto si apprende, in molti di questi casi i detenuti metterebbero in atto tali comportamenti per poter ricevere in cambio benefici specifici. La volontà delle sigle è anche quella di spronare le autorità a non mostrarsi deboli, con il rischio che l’escalation di violenza prosegua o addirittura si acuisca.

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