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Alpini / Arginone / Via Stefano Trenti, 32

Nuova sede per gli Alpini, l'inaugurazione nei locali di via Trenti

L'ex edificio in corso Giovecca è stato reso inagibile dal terremoto del 2012

Taglio del nastro, nel corso della giornata di sabato 30 settembre, per la nuova sede del gruppo ferrarese dell'Associazione nazionale Alpini, sezione bolognese-romagnola 'Sottotenente Ivo Simoni'. L'ex edificio, in corso Giovecca 165, è stato infatti reso inagibile dal terremoto che colpì duramente l'Emilia nel 2012. Da allora, gli Alpini hanno chiesto al Comune una nuova sede idonea che potesse ospitare il nucleo. Dopo più di dieci anni, la sede è riaperta in via Trenti 32. 

I locali, dati in concessione dal Comune, sono stati completamente ristrutturati dagli Alpini, con il particolare dell'aiuola all’ingresso, realizzata in legno di faggio da Claudio Marchisio, segretario del Gruppo Alpini Ferrara e referente del nucleo di Protezione civile. Alla giornata di inaugurazione hanno partecipato il sindaco Alan Fabbri, il vicesindaco Nicola Lodi, il deputato Mauro Malaguti, il presidente dell'Associazione nazionale Alpini, sezione bolognese-romagnola Roberto Gnudi, il capogruppo del gruppo ferrarese dell'Associazione nazionale Alpini Luca Nigrisoli e altre autorità civili, religiose e militari. Presenti, inoltre, le associazioni combattentistiche e d'Arma con i loro vessilli.

"Gli Alpini - ha evidenziato il sindaco Alan Fabbri - da sempre sono sinonimo di vicinanza alle comunità, di impegno per il sostegno alle popolazioni, di presenza nel momento del bisogno, di punto di riferimento nelle emergenze, di solidarietà costante. Quello di oggi è un giorno di rinascita: il gruppo Alpini, infatti, torna ad avere una casa, in uno stabile comunale. E questa è e sarà anche la casa dei ferraresi, per lo spirito di accoglienza e di condivisione che il corpo ha sempre incarnato. Siamo felici, come Comune, di aver messo a disposizione questi locali, un segno di riconoscenza per quanto fatto da questi uomini e donne, anche durante le recenti emergenze che hanno colpito duramente i territori: sisma, Covid, ondate devastanti di maltempo. Il nostro pensiero e il nostro grazie oggi va anche a Ivo Simoni, caduto in guerra nel 1942, a tutti gli Alpini che si sono sacrificati per costruire un mondo più solidale, più vero e più giusto e al vostro impegno quotidiano, che procede nel solco di una grande tradizione. Facciamo nostro il motto della 94esima adunata di Udine: 'Alpini, la più bella famiglia'".

Il vicesindaco e assessore alla protezione civile Nicola Lodi ha aggiunto che "dopo il terremoto che sconvolse l'Emilia-Romagna, gli Alpini di Ferrara non avevano una sede degna in cui organizzare la loro logistica, fare riunioni o, più semplicemente, aggregarsi. A Ferrara gli Alpini sono arrivati all'inizio degli anni Venti e ancora oggi, grazie ai soci-volontari, tengono viva un'associazione in cui a ogni momento di confronto si respira orgoglio e gioia. Dopo un lungo percorso in cui mi sono speso in prima persona, vediamo oggi i sorprendenti risultati. Gli Alpini di Ferrara e il nucleo di Protezione Civile sono indispensabili non solo a Ferrara, ma in tutta l'Emilia-Romagna: ricordiamo che i volontari sono sempre in prima linea durante tutte le emergenze, dal Covid all'ultima terribile alluvione che ha colpito la nostra regione. Dare loro una sede adatta era il minimo che potessimo fare come Amministrazione".

Il capogruppo Luca Nigrisoli ha ringraziato "in primis il sindaco e il vicesindaco che si sono prodigati per darci una sede così bella, l'architetto Rita Fabbri e i miei alpini, che si sono spesi per rendere la sede accogliente in perfetto 'stile alpino'. In questi anni siamo passati da avere una stanza nella Casa della Patria, a essere ospitati dopo il terremoto nella sede dell'Associazione nazionale famiglie caduti dispersi in guerra. Ora abbiamo un nuovo immobile presso il Mof, che diventerà la sede operativa vera e propria del gruppo Alpini e del nucleo di Protezione civile". Il referente del nucleo di Protezione civile Claudio Marchisio ha ringraziato "tutta l'Amministrazione comunale e, in particolare, il sindaco Alan Fabbri e il vicesindaco Nicola Lodi, per averci donato un posto in cui riunirci Il vicesindaco, in particolare, ci ha preso 'sotto la sua ala' e ha dimostrato che una stretta di mano vale più di un contratto. Dopo un mese di lavori fatti da noi volontari, con orgoglio mostriamo la nuova sede ai presenti".

Il gruppo locale, nato nel 1932, è intitolato al sottotenente Ivo Simoni, nato a Ferrara nel 1917 e morto in battaglia, in Montenegro, il 17 gennaio 1942, meritando la medaglia di bronzo al valore militare. Gli Alpini e il nucleo di protezione civile sono impegnati in prima linea durante le emergenze. L'ultimo aiuto è stato offerto durante l'alluvione in Emilia-Romagna, in cui le unità hanno prestato servizio a Faenza, Riolo e in tutte le zone maggiormente colpite. Il nucleo di Protezione civile, composto da 18 unità, è nato subito dopo il terremoto, in cui undici persone hanno lavorato per oltre duemila ore. Al suo interno sono presenti sia i volontari alpini sia soci aggregati, coordinati tra loro per svolgere le attività. Il nucleo di Protezione civile Ana Ferrara è inserito all'interno di una più ampia organizzazione, l'Unità di Protezione civile Ana della sezione bolognese-romagnola, che al suo interno copre le 5 province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Rimini, Ravenna. La stessa Unità di Protezione civile Ana della sezione bolognese-romagnola, in sinergia con le sezioni di Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Modena compone l'Anarer, Forza di Protezione civile dell'Associazione nazionale Alpini dell'Emilia-Romagna. Quest'ultima è parte attiva e integrata della logistica della colonna mobile regionale.

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