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L'incontro / Centro Storico / Corso Ercole I d'Este, 16

Indagine sulla cena fascista, momento di confronto tra il prefetto e gli studenti

L'incontro, con la nascita di un documento unitario, è nato dall'episodio di dicembre scorso

Rispetto della democrazia e dei valori costituzionali. E’ con questo obiettivo che, martedì mattina, il prefetto Massimo Marchesiello ha incontrato una rappresentanza della Consulta provinciale degli studenti degli istituti superiori e del Consiglio degli studenti universitari. Il tutto è nato con l’obiettivo di discutere dei temi alla luce di quanto accaduto lo scorso 22 dicembre durante una cena in un ristorante (con il lancio di cori fascisti).

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Alcune settimane fa, infatti, si è avuta notizia di una indagine penale avviata dalla autorità giudiziaria locale, denominata operazione ‘Bravi ragazzi’, che vede 24 soggetti, molti di questi anche minorenni, indagati per apologia di fascismo, istigazione all’odio razziale, minacce e vilipendio delle forze armate.

Nel corso del confronto i ragazzi hanno evidenziato come in determinate situazioni vissute all’interno delle aule scolastiche il concetto di rispetto della persona sia percepito da taluni come un valore di debolezza, in contrapposizione, invece, ad atteggiamenti di prevaricazione e violenza, ritenuti più funzionali per affermare la leadership all’interno del gruppo e spesso assunti quasi senza una precisa consapevolezza del loro disvalore sociale.

A questo riguardo è stato sottolineato come nella realtà di questa provincia, su queste tematiche, siano attivi da anni due importanti ‘protocolli’ per contrastare fenomeni di bullismo, violenza di genere e devianza giovanile. Sulle tematiche di più stretto interesse per gli alunni delle scuole superiori, un ‘gruppo di esperti’ programma, a inizio di ogni anno scolastico, proposte formative per promuovere la cultura della legalità e cercare quindi di prevenire fenomeni di bullismo e più in generale comportamenti a rischio tra gli adolescenti.

Al termine dell’incontro, le rappresentanze studentesche presenti in Prefettura hanno elaborato e condiviso un documento unitario, che ad ogni buon fine si allega, per affermare la ferma condanna degli studenti ad ogni forma di violenza che si ponga in contrasto con i principi costituzionalmente tutelati.

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