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Fondo disturbi alimentari, è polemica fra maggioranza e opposizione

Alle parole dell'assessore Balboni ha replicato la referente giovani del Pd Zerbini

Le polemiche fra maggioranza e opposizione coinvolgono anche il tema della lotta ai disturbi alimentari. In seguito alla seduta del Consiglio comunale dello scorso lunedì 12 febbraio, l'assessore all'Ambiente Alessandro Balboni ha sottolineato che "Maria Dall'Acqua, consigliere comunale del Pd, ha preferito ritirare la propria mozione sui disturbi del comportamento alimentare ancora prima che venisse aperta la discussione sulla stessa. Questa scelta, inspiegabile, sarebbe stata giustificata dal consigliere Dem in quanto la maggioranza avrebbe stravolto il testo con un emendamento". 

Balboni ha aggiunto che "i gruppi di maggioranza avevano presentato un testo con lo scopo di rafforzare l'attenzione sul dramma sempre più grave e frequente dei disturbi del comportamento alimentare, cogliendo l'occasione anche per spiegare come il Governo sta intervenendo per affrontare il problema. Accusare l'Amministrazione comunale di dare un colore politico a questo dramma sociale, diffuso soprattutto tra i giovani, è un fatto gravissimo e non corrisponde alla realtà. Infatti sia l'assessorato alle Politiche sociali che l'assessorato all'Università hanno sviluppato diversi progetti per coinvolgere realtà cittadine nelle attività di formazione degli operatori, prevenzione e laboratori. Queste attività, finanziate con alcune decine di migliaia di euro, sono da considerarsi inedite: infatti chi oggi ci critica non ha mai fatto nulla su questi temi".

A pensarla diversamente è Giada Zerbini, referente giovani della Segreteria dell'Unione Comunale Pd, che ha definito "finale amaro e grottesco quello che chiude l'odg della consigliera del Pd Maria dall'Acqua nella giornata di lunedì 12 febbraio. Il centro destra non perde l'occasione per esprimersi contro un odg che aveva come proposito la reintroduzione del fondo di contrasto dei disturbi dell'alimentazione e della nutrizione e l'emanazione dei decreti attuativi necessari all'inserimento dei disturbi alimentari nei livelli essenziali di assistenza, impegnando sindaco e Giunta a sollecitare con fermezza il governo affinché venissero ripristinate le risorse precedentemente previste".

Zerbini ha aggiunto che "invece le destre si sono semplicemente preoccupate di portare una serie di emendamenti che sostanzialmente elogiano l'operato del governo Meloni. Quale? Evidentemente quello di applaudire ai tagli apportati dalla legge di bilancio che ha infatti azzerato i fondi per il contrasto ai disturbi dell'alimentazione e nutrizione. Il triste epilogo mostra che per l'ennesima volta la destra ferrarese è talmente cieca che si preoccupa di essere ossequiosa nei confronti di Meloni, piuttosto che incentivare il ripristino di un fondo essenziale per la vita e la cura delle persone e delle famiglie che sono state letteralmente abbandonate dal governo Meloni".

Fra gli emendamenti all'odg, il testo presentato dalla maggioranza ha chiesto l'eliminazione di alcuni paragrafi con l'introduzione di passaggi, nei quali si legge che "il Governo ha ritenuto più efficace superare la logica di stanziamenti emergenziali in sede di  legge di bilancio in modo da affrontare in maniera più organica ed efficace la problematica. In virtù di questo principio nel luglio del 2023 sono stati approvati i nuovi Lea e con l'entrata in vigore del nuovo nomenclatore si darà concreta attuazione, a partire dal primo di aprile 2024, al dpcm LEA 2017 che prevede la totale esenzione delle prestazioni ambulatoriali specialistiche, 16 in totale, e prevede l'aggiunta di ulteriori 16 prestazioni specialistiche (per un totale di 32), tra cui la psicoterapia, le analisi del sangue". 

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