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Venerdì, 26 Aprile 2024
Salute

Day Hospital della talassemia dell'ospedale di Cona, inaugurato uno spazio per pazienti e accompagnatori

La realizzazione della stanza è legata a una donazione all'associazione Alt, domenica un convegno sull patologia

Un'ampia stanza, costruita appositamente in una zona attigua al Day Hospital della Talassemia dell'ospedale di Cona, per fornire sollievo e maggiore accoglienza a pazienti e accompagnatori che si recano nella struttura per la terapia. Era l'intento della signora Marisa Franceschini quando, qualche anno fa, prese contatti con Valentino Orlandi, presidente dell'Associazione lotta alla talassemia 'Rino Vullo' di Ferrara, per donare, alla sua morte, una cospicua somma di denaro a favore dell'attività del sodalizio estense in memoria del figlio Fabrizio.

Il desiderio della signora Marisa si è concretizzato con la realizzazione, alcuni mesi fa, della nuova sala. Con l'aiuto del Comune di Ferrara, che per l'opera ha stanziato 20mila euro, la struttura permetterà ai pazienti che ogni giorno sono in terapia e trasfusione di avere una sala relax, lettura, lavoro, tv e giochi per i piccoli. Inoltre, migliorerà le attese per i caregiver e permetterà di svolgere piccole riunioni associative e confronti clinici-pazienti. L'inaugurazione della sala, di proprietà dell'Azienda ospedaliera universitaria di Ferrara, si è svolta nella mattina di sabato, alle 10.30, nel Day Hospital di Cona. Una vera e propria festa con tanti pazienti, anche in età pediatrica, con operatori e professionisti, volontari, autorità e istituzioni del territorio.

"Tutto nasce 5 anni fa circa – ha evidenziato Valentino Orlandi, presidente di Alt - con una telefonata da parte della signora Franceschini che accennava alla sua ammirazione per le tante attività svolte dalla nostra Associazione. Anche se non conoscevamo direttamente la signora, lei conosceva noi in quanto suo figlio Fabrizio era un paziente seguito dal professore Ortolani prima, e poi dal professore Vullo. Nel corso di questa prima chiamata, mi ha confermato la volontà di donare all'Associazione ogni suo avere, in memoria del figlio purtroppo mancato molti anni prima. Abbiamo poi incontrato la futura donatrice in una struttura dove era ricoverata e, qualche mese dopo, siamo stati contattati da un notaio per esaudire la volontà della signora Marisa. E' stato il Consiglio direttivo di Alt a decidere di investire la donazione nell'ampliamento dei già eccellenti locali e spazi del Day Hospital di Cona".

L'assessora comunale alle Politiche sociali Cristina Coletti, che ha tagliato il nastro e scoperto la targa commemorativa, ha evidenziato l'unità di intenti che ha portato a questo risultato. "Ringrazio a mia volta tutti coloro che, partendo da una chiacchierata nel mio ufficio, hanno reso possibile questo risultato - ha sottolineato Cristina Coletti - e dunque il momento di oggi. Nei mesi successivi, tutti insieme ci siamo adoperati per rendere operativo il progetto attraverso un apposito protocollo e tutti gli atti formali necessari successivi. E' la prova che quando ci si muove tutti insieme e si collabora, tra istituzioni, Aziende sanitarie, volontariato, privati cittadini di buona volontà, si riesce a fare tanto. Continuiamo così all'insegna della collaborazione e del rispetto".

La dottoressa Giuliana Fabbri, subcommissario sanitario dell'Azienda ospedaliera universitaria, ha posto l'accento su progetti come questo, "per l'accoglienza e l'umanizzazione dei luoghi di cura. E questo importante aspetto lo si può conseguire soprattutto se, come in questo caso, c'è una stretta e fattiva collaborazione col Volontariato, le Istituzioni e la parte viva e pulsante della cittadinanza". Il direttore del Distretto Centro Nord dell'Ausl Marco Sandri, oltre a ripercorrere la storia del Centro, ha evidenziato "l'importanza di una stretta collaborazione tra le due Aziende sanitarie ferraresi, Ausl e Azienda Ospedaliero Universitaria, che insieme potranno dare un sostegno e servizi sempre più qualificati a tutta la popolazione". Spazio, quindi, a tanti interventi e toccanti testimonianze: la direttrice del Centro dottoressa Longo sull'attività clinica, l'architetto Sani e l'ingegner Bertasi sui lavori, l'Avis e altre associazioni, il notatio Alessandro Mistri e tanti pazienti e familiari. I locali sono stati infine benedetti dal cappellano dell'ospedale.

Nel corso della giornata di domenica, con inizio alle 10, nelle sale dell'Imbarcadero del Castello Estense, si svolgerà un convegno per presentare il libro dedicato ai 50 anni di storia della talassemia a Ferrara e per approfondire aspetti clinici e di ricerca su questa patologia. Saranno la professoressa Bruna Zani, docente di Psicologia all'Università di Bologna, il professore Gabriele Prati dell'Università di Bologna, e la dottoressa Maria Rita Gamberini, precedente direttrice del Day Hospital dell'ospedale di Cona, a relazionare sul nuovo volume nel quale si porterà all'attenzione dei presenti lo studio epidemiologico.

Uno studio iniziato dal docente Masera, oncoematologo pediatrico di Milano, e nato molti anni fa per capire se i pazienti talassemici avessero caratteristiche di resilienza maggiori dei loro coetanei senza patologia. La ricerca si è poi ripetuta nel 2010 e nel 2021, dando vita al libro. Dopo la presentazione del volume, nel pomeriggio, seguirà una tavola rotonda composta da clinici specialisti, pazienti e associazioni, nella quale saranno approfonditi temi come le terapie innovative e geniche, le complicanze, i farmaci, i percorsi, le diagnostiche, la psicologia e molte altre tematiche.

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