Il Comando Operazioni Aerospaziali è cittadino onorario di Ferrara - LE FOTO
La cerimonia nella sala consiliare del Comune è stata anticipata da un 'saluto' degli aerei
Il Comando Operazioni Aerospaziali dell'Aeronautica Militare è cittadino onorario di Ferrara. Un riconoscimento arrivato martedì, in seguito alle numerose collaborazioni realizzate con la comunità e in particolare per l’apporto fornito per fronteggiare la pandemia. La cerimonia è stata suggellata anche dal sorvolo di due Tornado e un F-35 (qui il video completo).
Il comandante Gabellini
A consegnare, materialmente, l’attestato al generale di Divisione aerea, Claudio Gabellini, è stato il vicesindaco Nicola Lodi, alla presenza del prefetto Massimo Marchesiello: “non avremmo potuto ricevere riconoscimento più gradito – ha commentato il militare -. Da oggi tutti ci sentiamo ancora più ferraresi. La cittadinanza è motivo di orgoglio e spinta a fare il nostro lavoro in maniera sempre più decisa, convinta e proattiva nei confronti della comunità”.
La cerimonia e il sorvolo
Il momento istituzionale in sala consiliare è stato preceduto da una visita alla mostra del centenario ospitata nei rinnovati spazi dell’ex refettorio di San Paolo (via Boccaleone), con accesso gratuito fino al 19 novembre (orari 9-13, 14-18). Quindi la delegazione ha raggiunto piazza della cattedrale per assistere al triplice sorvolo di un Lockheed Martin F-35 ‘Lightning II’ e di due Panavia PA-200 Tornado Ids del sesto Stormo di Ghedi.
Il vicesindaco Lodi
Nel corso della mattinata, il vicesindaco Nicola Lodi ha ricordato “l’attività incessante svolta da donne e uomini del Coa, il contributo alla vita territoriale, la collaborazione sviluppata con diverse realtà locali, la presenza attiva e il sostegno ai tanti eventi con fini benefici”. Un accento particolare ha avuto l’attività realizzata in tempi pandemici da circa 160 militari del Comando a sostegno del personale sanitario impegnato all’hub vaccinale di Ferrara Expo.
Il prefetto Marchesiello
“Siamo di fronte ad un’eccellenza – ha concluso il prefetto, rivolgendo l’attenzione alla struttura di Poggio Renatico (qui il tour all'interno della base) - che ha mostrato la profonda intelligenza di inserirsi, con grande capacità di risposta, di adattamento e di comprensione delle esigenze, nel tessuto della comunità e che oggi rappresenta un punto di riferimento assoluto”.
