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Questionario sul benessere dei lavoratori comunali: il 7% si sente discriminato

La Cgil ha commentato i risultati dell'indagine relativa all'annualità 2021-2022

"Abbiamo appena analizzato i risultati di un questionario sul benessere organizzativo in Comune a Ferrara, cioè il clima che si respira tra i dipendenti comunali. Il 18% di chi ha risposto denuncia di sentirsi oggetto di mobbing, e il 7% dichiara di essere stato oggetto di discriminazione. Già di per sé sono percentuali importanti, ma lo diventano ancora di più se consideriamo che ha risposto solo il 39% dei dipendenti comunali". A commentare l'esito dell'indagine sul benessere organizzativo delle lavoratrici e dei lavoratori del Comune di Ferrara in relazione all'annualità 2021-2022, è Marco Blanzieri, segretario generale della Fp Cgil.

Finalità della somministrazione del questionario è rilevare la salute di clima, su proposta del Comitato unico di garanzia. Nel dettaglio, il questionario, contenente 56 domande distinte, è articolato in sette sezioni relative a dati anagrafici, ente, lavoro, rapporti interpersonali e comunicazione, smart working, formazione e sviluppo professionale, e sistema di misurazione e valutazione della performance. Il 69% del campione (284 rispondenti) è composto da donne, mentre il 25% da uomini (104 rispondenti); 23 rispondenti hanno preferito non indicare il proprio genere. 

Il 35% dei dipendenti non ha figli minorenni a carico e non ha un ruolo di cura verso persone della propria famiglia, mentre soltanto il 10% ha più di un figlio a carico e contemporaneamente dichiara di avere ruolo di cura verso più persone della stessa famiglia. Per quanto riguarda la tipologia contrattuale, nel Comune di Ferrara oltre il 90% dei dipendenti dichiara di avere un contratto a tempo indeterminato. Per quanto riguarda lo svolgimento di un lavoro part-time di qualche tipologia, stando a quanto dichiarato questo è riscontrabile nell'8% dei casi, sebbene emergano alcune differenze tra le proporzioni di donne (10%) e uomini (4%).

Oltre l'85% del collettivo ha dichiarato di avere un senso di appartenenza abbastanza (49%) o molto (38%) forte. Similmente, quasi l'80% dei rispondenti ha dichiarato di essere abbastanza (45%) o molto (32%) soddisfatto per il lavoro all'interno dell'Amministrazione comunale. Le lavoratrici sono leggermente più propense a dichiararsi soddisfatte (81% di risposte positive - modalità 'abbastanza' o 'molto', contro il 72% dei colleghi).

Circa 7 dipendenti su 10 (68%) dichiarano di non essere mai stati oggetto di episodi di mobbing così come una quota ancora maggiore (74%) dichiara di non aver subito alcun tipo di molestie nella propria esperienza lavorativa. Circa il 18% ha dichiarato di essere stato oggetto di episodi di mobbing e l'11% di episodi di molestie. In generale, soltanto nel 7% dei casi le dipendenti e i dipendenti del Comune hanno dichiarato di essere stati oggetto di discriminazioni (5% nel caso degli uomini e poco più del 6% per le donne).

I principali aspetti legati alle pratiche discriminatorie, stando alle risposte, sono il background formativo (16% circa) e le idee politiche o sindacali (14%); meno frequenti le discriminazioni di genere (9%) e tutti gli altri aspetti indagati risultano inferiori al 4% (aspetto fisico, disabilità). Analizzando le distribuzioni delle risposte secondo il genere, si nota come le donne si sentano più spesso discriminate per il genere e per il background formativo.

Una gran parte delle lavoratrici e dei lavoratori del Comune di Ferrara, ossia circa il 41%, non sa esprimersi sull'influenza positiva che può avere il lavoro da remoto sulla capacità dell'ente di raggiungere i propri obiettivi, mentre una quota di uguale peso (41%) ritiene che il lavoro da remoto ha avuto una influenza positiva. La maggioranza dei dipendenti del Comune di Ferrara (quasi il 60%) ritiene che l'organizzazione lavoro-vita familiare sia abbastanza conciliabile.

In tal senso, considerando le risposte positive i dipendenti soddisfatti sfiorano l'80% del collettivo. Le donne risultano essere leggermente meno soddisfatte dei colleghi uomini circa questo aspetto. Le persone che dichiarano di non avere un ruolo di cura verso i propri familiari dichiarano mediamente di essere maggiormente soddisfatti rispetto a coloro che possono essere definiti caregiver.

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