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Martedì, 30 Aprile 2024
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Art Bonus, al via il cantiere per il restauro delle statue settecentesche del ponte di San Giorgio

Dopo l'installazione dei ponteggi, sono cominciate le prime azioni di pulitura: gli interventi dureranno circa due mesi

Lo strumento dell'Art Bonus, comprendente le donazioni liberali per la tutela del patrimonio, ha consentito l'avvio del restauro delle statue del ponte di San Giorgio. Il cantiere si è insediato giovedì, è finanziato dalle imprese Cna per 5mila euro in contributi delle associate, e 10mila euro come sponsorizzazione tecnica da parte della Geo Strutture Restauri di Ferrara, che realizzerà l'intervento. 

Giovedì mattina è stata avviata l'installazione dei ponteggi, mentre venerdì sono cominciate le prime azioni di pulitura. Il restauro durerà circa due mesi, condizioni meteo permettendo. "L'Art Bonus, grazie alla straordinaria risposta dei ferraresi e del tessuto produttivo del territorio, va ancora una volta a segno. Le statue di San Giorgio potranno così tornare a mostrarsi nella loro pienezza, a circa 30 anni dall'ultima azione di 'manodopera'", ha sottolineato l'assessore comunale ai Lavori pubblici Andrea Maggi, ringraziando Cna per "il contributo e l'impegno a favore della città" e ricordando gli altri interventi finanziati con lo stesso strumento, "il restauro del Teatro anatomico a palazzo Paradiso, quello della  statua di Savonarola, il recupero in stile rinascimentale del giardino di palazzo Schifanoia".  

Riscontrabile nelle fonti già dal quattordicesimo secolo come originario ponte in legno, dal 1682 è documentato il rifacimento in mattoni del ponte di San Giorgio, mentre nel 1786, a seguito di alcune opere di rinnovamento che portarono alla costruzione di tre grandi archi in mattoni a sostegno della struttura, fu abbellito dalle statue ai quattro angoli. Le opere scultoree, realizzate in pietra di Nanto proveniente da antiche cave vicentine oggi esaurite, raffigurano i 'comprotettori' di Ferrara: San Giorgio all'angolo nord-est, San Maurelio a nord-ovest, San Rocco a sud-est, e San Filippo Neri a sud-ovest. La presenza delle prime tre statue sembra legata alla protezione per le ondate di peste registrate tra sei e settecento. L'avvio del nuovo intervento interesserà tutte le quattro statue.

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