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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Antigone, al carcere di Ferrara "buone attività culturali e di formazione professionale"

Fra le criticità segnalate vi è l'alto numero di trasferimenti subito da altri penitenziari

Anche l'Arginone è stato monitorato dall'associazione Antigone. Il dossier relativo all'attività di osservazione delle condizioni dei detenuti ha infatti preso in considerazione il carcere ferrarese. Struttura che è stata visitata dalla sezione regionale della realtà associativa nel corso del 2022, insieme agli altri penitenziari presenti in Emilia-Romagna.

Un dossier, dunque, utile a restituire la fotografia dello stato attuale dei dieci istituti penitenziari per adulti presenti in regione e dell'istituto per minorenni di Bologna. L'attività di monitoraggio ha pertanto consentito di rilevare alcune criticità comuni a tutti gli istituti. Tra le più gravi, la carenza generalizzata di personale medico che incide notevolmente sulla qualità del quotidiano detentivo, anche a fronte dell'alto numero di detenuti presenti in regione (3407 al 31.12.2022), la carenza di funzionari giuridico-pedagogici con relative conseguenze in merito ai percorsi trattamentali o, ancora, le pessime condizioni strutturali riscontrate in alcuni degli istituti, tali da richiedere interventi di carattere straordinario.
 
"Nel mese di luglio - ha indicato la relazione di Antigone - siamo state in visita presso la Casa circondariale 'Costantino Satta' di Ferrara, ove erano ristrette 319 persone delle quali ben 284 condannate in via definitiva. Il carcere di Ferrara si caratterizza per l'alto numero di circuiti differenziati: si contano infatti 5 sezioni di media sicurezza, una sezione dedicata ai familiari di collaboratori di giustizia, una sezione per collaboratori di giustizia e una sezione di alta sicurezza. L'istituto ha registrato fin dallo scoppio della pandemia, percentuali piuttosto basse di detenuti positivi al Covid-19. Continua a essere mantenuta una modalità di custodia cosiddetta a celle aperte, con la possibilità per i detenuti di muoversi liberamente all'interno delle sezioni. Appaiono buone le condizioni strutturali e buona appare anche l'offerta in tema di corsi scolastici, di attività culturali e ricreative e di formazione professionale. Tra gli elementi di criticità si segnala l'alto numero di trasferimenti che questo carcere subisce da altri penitenziari presenti in regione e fuori".

Oltre Ferrara, le visite da parte di Antigone hanno riguardato le case circondariali di Bologna, Modena, Piacenza, Reggio Emilia, Forlì, Ravenna e Rimini, la casa di reclusione di Parma e la casa di lavoro di Castelfranco Emilia oltre all'Istituto penale per i minorenni di Bologna. A essere riscontrato è stato un numero di presenze superiore alla capienza regolamentare negli istituti di Modena (387 presenze su una capienza di 369), Ferrara (319 su una capienza di 244), Bologna (738 su 500 posti), Rimini (137 su 112), Reggio Emilia (346 su 293), Parma (684 su 655).
 

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