Carcere, due aggressioni in due giorni. Sulpl: "Serve il taser per gli agenti"

Ancora aggressioni in carcere. E’ quanto riportano le sigle di polizia locale Sulpl, Cse Flpl e Diccap circa la situazione della struttura di via Arginone. Secondo quanto descritto, infatti, gli ultimi due episodi sarebbero avvenuti nella mattina di martedì 27 febbraio e nell’orario serale di mercoledì 28: in entrambi i casi, alcuni agenti sarebbero rimasti feriti e per loro si sarebbe reso necessario il trasporto in ospedale per le cure del caso.

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Da qui, la condanna dei sindacati della polizia locale e la vicinanza ai colleghi della penitenziaria, rimasti feriti. “Mille senz’altro i problemi patiti dai colleghi della penitenziaria – viene precisato - , che loro meglio di noi potranno ben descrivere, ma uno su tutti ci sentiamo di sottolinearlo: ovvero che a forza di difendere Caino, la politica locale e nazionale si è dimenticata di Abele, che molto spesso ha le sembianze di un uomo in divisa, di volta in volta diversa”.

Il comunicato assume poi un tono piuttosto aspro, in quanto gli stessi uomini delle forze dell’ordine vengono definiti come “vittime sacrificali, immolati sull’altare del politically correct. “Chiunque indossi la divisa – si prosegue - è perfettamente consapevole delle falle del sistema, che garantisce l’impunità di fatto ai delinquenti e ci priva di ogni effettivo potere deterrente. E finora, dalla politica, di soluzioni ne abbiamo viste poche, se non sotto forma di timidi palliativi”. Qui l’accenno al taser, che permetterebbe di evitare lo scontro fisico diretto: “Speriamo che presto possa far parte delle dotazioni in uso alla polizia penitenziaria”.