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Venerdì, 26 Aprile 2024
Arte / Centro Storico / Corso Porta Mare, 5

Guccione torna a Ferrara dopo mezzo secolo, Sgarbi lo celebra: "E' stato un pittore dell'anima"

Al via l'esposizione di dipinti e di pastelli dell'artista al Padiglione d'arte contemporanea

Il pittore del mare torna a Ferrara. Dopo oltre mezzo secolo dall'esposizione promossa da Franco Farina al Centro attività visiva di palazzo Diamanti, l'arte di Piero Guccione rivive in una mostra al Pac, dal titolo 'Mistero in piena luce' (in programma da venerdì fino all'8 gennaio del 2023). Una mostra nata da un’idea di Vittorio Sgarbi e di Lorenzo Zichichi, a cura di Vasilij Gusella e organizzata in collaborazione con Il Cigno Arte e l’Archivio Piero Guccione. L’obiettivo è di ripercorrere cronologicamente l’intera produzione dell’artista nato a Scicli nel 1935 e scomparso a Modica nel 2018. Una produzione di una settantina di opere destinata al pubblico e suddivisa in due capitoli, in virtù degli anni trascorsi a Roma fra il 1957 e il 1972, e quelli del ritorno in Sicilia fra il 1970 e il 2014. Un itinerario che attraversa gli argomenti più cari al pittore, dal rapporto fra la natura e il paesaggio urbano alle variazioni sul tema del mare e del cielo, senza trascurare omaggi ai maestri del passato. 

Piero Guccione_Linee del mare, 2006_© by SIAE 2022 (1)-2

Un percorso che il Padiglione di arte contemporanea divide idealmente in due spazi. Al piano terra, il periodo degli esordi fra gli anni Cinquanta e Settanta e dei contatti con artisti come Renato Guttuso o Francis Bacon. E al primo piano, la fase in cui il pittore volta pagina e che segna il suo ritorno in Sicilia. A balzare agli occhi è il netto predominio di immagini del mare, della pianura, della vegetazione. E proprio di fronte a una tela avvolta dal colore del mare, Vittorio Sgarbi commenta che "siamo in un punto alla fine dell'Italia, dell'Europa, dell'Occidente, dove si concentra una luce assoluta, e dove l'acqua e il cielo si confondono fino a diventare un concetto azzurro". Un cenno alle recenti migrazioni, con il mare come luogo ricorrente che cattura gli sguardi, quelli di coloro che arrivano e quelli di coloro che lo osservano. "Oggi è una bella giornata - prosegue il presidente della Fondazione Ferrara Arte - per ricordare un grande pittore. Un artista, la cui grandezza è stata in controtendenza rispetto al periodo delle avanguardie. E che l'intelligenza di Franco Farina ha saputo cogliere e valorizzare. Un pittore dell'anima, che ha raccolto attorno a sé una vera e propria scuola, di artisti felici, nella Sicilia. E lì osservando il mare, alla fine dell'Occidente, la pittura diventa luce pure, assoluta".  

Marco Gulinelli, assessore comunale alla Cultura aggiunge che la mostra "è dedicata a un artista che attraverso il suo sguardo celebra la luce. Con le sue opere ci restituisce atmosfere, nella cui bellezza regna il silenzio".  Lorenzo Zichichi, presidente de Il Cigno Arte ammette di aver lavorato con numerosi pittori, "ma Piero Guccione era uno degli artisti più umani con cui ho avuto a che fare. La sua casa era piena di quadri degli altri". A testimonianza di un'intensa passione per l'arte, e di una volontà di supportare il lavoro dei colleghi. "E' una grande festa perché cinquantuno anni fa - ha continuato il curatore Vasilij Gusella - Piero Guccione esordiva in città. E Ferrara gli offriva una vetrina. Un artista fondamentale nel panorama figurativo del Novecento".

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