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Calcio Malborghetto-Pontegradella / Via Copparo, 138

Spal, successo per l'allenamento a porte aperte: presenti un centinaio di tifosi al centro sportivo

La squadra di Oddo ha svolto esercizi fisici e tattici: si è lavorato molto su 'attacco contro difesa'

Un centinaio di tifosi, nonostante l’orario pienamente lavorativo e la giornata nuvolosa. Mercoledì pomeriggio, alle 15.30, la Spal ha svolto il suo primo allenamento a porte aperte al centro di via Copparo dopo quattro mesi: Massimo Oddo l’aveva promesso in conferenza stampa. E così ha fatto. Un modo per cercare di avvicinare quanto più possibile la città ai giocatori e viceversa.

La tribuna del campo sportivo gremita di tifosi

Un’ora di attività fisica, iniziata con il tradizionale riscaldamento e proseguita con esercizi tutt’altro che banali. Chi si attendeva un allenamento ‘mascherato’ è, dunque, rimasto sorpreso. Dopo qualche scatto di preparazione, infatti, la Spal si è divisa in due gruppi per provare una decina di minuti di possesso palla. Due partitelle, in cui i giocatori si sono affrontati semplicemente per cercare di migliorare il ritmo del palleggio.

Un momento dell'allenamento

Poi la parte più interessante del pomeriggio. Una ventina di minuti abbondanti in cui Oddo ha provato il più classico degli esercizi: attacco contro difesa. Due attacchi, altrettante difese, ad alternarsi. Tre tentativi alla volta. Nel primo, un cinque contro quattro, con quattro centrocampisti offensivi e un attaccante contro un centrocampista difensivo e tre difensori (oltre, naturalmente, al portiere). Nel secondo turno, sei contro quattro. Nel terzo, sette contro quattro con l’esterno alto a provare un cross dalla trequarti.

Bene, molto bene, Tunjov da sinistra. Meno precisi, invece, i traversoni arrivati da destra. Esercizio comunque utile sia per provare a segnare, sia per difendere in casi di inferiorità numerica. Tirando le somme, si direbbe meglio la difesa: pochi i gol segnati, infatti, nonostante abbia partecipato (piuttosto attivamente) anche Pepito Rossi. Poi la classica partitella. Sugli spalti e lungo il perimetro di gioco, come detto, tanti tifosi di tutte le età. Nessun coro, qualche applauso. Tutto, insomma, si è svolto in maniera lineare. Per gridare - si spera di gioia - si dovrà attendere il ritorno allo stadio.

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