Teleriscaldamento, sport e mobilità: le risoluzioni (bocciate) al bilancio di Ferrara Bene Comune
Il consigliere Dario Maresca spiega le idee e commenta la decisione dell'amministrazione
Dagli aiuti economici alle famiglie in tema di teleriscaldamento alle attività sportive, fino alla mobilità lenta. Sono tre le risoluzioni che Ferrara Bene Comune – attraverso l’attività di Dario Maresca – ha presentato relativamente al bilancio consuntivo 2022 del Comune di Ferrara (da cui risulta un avanzo libero pari a poco meno di 9 milioni di euro). Tutte, però, bocciate dall’amministrazione.
“Evidentemente a chi amministra la città non interessa ridurre le bollette sproporzionate delle famiglie – commentano da Ferrara Bene Comune -, aiutare i giovani a migliorare la propria salute facendo sport, preservare la sicurezza di lavoratori, ciclisti e pedoni. Riteniamo sia una occasione persa a danno della città intera.
Tariffe del teleriscaldamento
La proposta è di utilizzare la metà (pari a 1,5 milioni di euro) dei dividendi incassati dalle azioni Hera (pari a 3 milioni di euro) per restituirli alle famiglie che hanno subito l'enorme aumento del costo del teleriscaldamento, visto lo scarso risultato dell'accordo con Hera fatto dalla giunta comunale a ottobre 2022.
“Riteniamo doveroso aiutare i cittadini in un periodo di aumento dell’inflazione e di riduzione della capacità di spesa e risparmio – sostiene Maresca - per cui appare opportuno restituire alle famiglie stesse almeno una parte di questi profitti”.
Attività sportive per i ragazzi
“Lo sport è veicolo di salute e di inclusione sociale – spiegano da Ferrara Bene Comune -, ma ha i suoi costi e soprattutto per le famiglie più fragili può essere difficile inserirlo nel bilancio familiare”. In questo senso, la proposta è di destinare almeno 60mila euro alle famiglie per la partecipazione dei minori ad attività sportive, in particolare per le famiglie con fascia di reddito medio-basso e per le famiglie numerose.
“Serve un aiuto alle difficoltà di molti nuclei a far quadrare i bilanci – incalzano -, spesso a scapito delle scelte di partecipazione ad attività sportive, culturali e ricreative”.
Pista ciclabile
“Al più grande sito produttivo di Ferrara, il petrolchimico, e alla zona artigianale tra via Eridano e via Diamantina – conclude Maresca - manca una pista ciclabile che li colleghi al centro città e che permetta di raggiungere in bicicletta in modo sicuro quei luoghi di lavoro.
L’area in oggetto non è raggiunta da nessuna linea di trasporto pubblico”. La proposta era di realizzare una pista ciclabile che colleghi il sito del petrolchimico e la Pmi alla città, interessando gli assi di viale Po, via Marconi, via Eridano, e i collegamenti con le piste ciclabili esistenti di via Modena e di ‘Burana’.