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Salute

Prodotti per celiaci, Ferrara Cambia: "Adesivi indicativi agli ingressi delle attività

Nella tavola rotonda, è stata ricordata la recente approvazione della legge sullo screening

Nella scorsa  giornata di giovedì 26 ottobre, ha aperto e chiuso i lavori della Seconda e Quarta Commissione congiunta il consigliere Massimiliano Guerzoni. L'esponente di Ferrara Cambia ha proposto l'incontro tra i tecnici sul tema della celiachia. Dagli assessori ai medici, dagli imprenditori ai pazienti, la tavola rotonda ha spaziato a 360 gradi su tutti gli aspetti della patologia. "Il senza glutine non è un tema che si esaurisce nelle case dei pazienti, o tra i muri di un ambulatorio o di una cucina: esorto a cambiare prospettiva sul cittadino celiaco, e a considerarlo non più paziente, ma cliente. E' vero che se non si diffonde una cultura, una sensibilità, si rischia anche di riscontrare discriminazioni, ma dal punto di vista imprenditoriale si possono intuire sbocchi interessanti, e di questo abbiamo voluto parlare con gli amministratori e gli imprenditori", ha evidenziato il consigliere Guerzoni.

"Ferrara città amica della celiachia - ha aggiunto - desidererei divenisse realtà, in una proficua collaborazione tra pubblica amministrazione, specialisti, imprenditori e associazioni: i relatori in sala di Consiglio, e molti presenti in platea, rappresentano il grande interesse per questa tematica. Noi abbiamo alcune idee, proposte in Commissione, come dedicare alle aziende senza glutine uno spazio sul portale istituzionale, con la possibilità di fornir loro un adesivo da applicare agli ingressi delle loro attività che indichino l'offerta di prodotti per celiaci ma anche il supporto del Comune di Ferrara, magari assieme a una pubblicazione snella con la descrizione della patologia e le buone prassi per gli esercenti, da diffondere capillarmente a cittadini e imprenditori".

Dopo gli interventi delle assessore comunali Coletti e Travagli, l'assessore comunale al Commercio Matteo Fornasini ha sottolineato l'apporto delle farmacie, ha ricordato come anche il Ferrara Food Festival fin dalle sue due prime edizioni abbia sempre inserito in programma un evento specifico sulle preparazioni gluten free, senza dimenticare che nei 700mila euro, cui circa 50 aziende hanno attinto tramite bandi pubblici, con la collaborazione delle associazioni di categoria, nell'attribuzione dei punteggi si sia tenuto conto anche degli interventi per realizzare le proposte senza glutine.

L'amministratore unico di Afm Luca Cimarelli ha confermato che le farmacie comunali, come servizio pubblico hanno investito nella realizzazione degli spazi dedicati di Viale Krasnodar ma anche per rendere disponibili in tutte le loro sedi i prodotti senza glutine, oltre che agli eventi. Cimarelli ha ricordato che la presenza del banco gluten free delle farmacie, al concerto di Bruce Springsteen, ha fatto scuola a livello nazionale.

Fra gli interventi degli specialisti, Giorgio Zoli, direttore di Medicina interna, del Centro diagnosi e cura malattie dell'intestino dell'ospedale di Cento, ha spiegato come siano affetti da enteropatia da glutine (malassorbimento intestinale cronico) da 1 su 100 a 1 su 95 abitanti, ma solo il 10% di loro ne è a conoscenza. Nadia Fusetti e Alberto Merighi, della direzione dell'Unità operativa di Gastroenterologia dell'Azienda ospedaliera universitaria, hanno approfondito l'aspetto patologico e diagnostico riferendo come in Italia siano 241mila le diagnosi pronunciate, che però rappresenterebbero solo un terzo della popolazione colpita, di cui quindi un'altissima percentuale resterebbe sommersa.

Ecco perché hanno sottolineato il grande passo avanti nella diagnosi preventiva attraverso la recente approvazione della legge, il 13 settembre scorso, per il programma di screening su ampia scala per il diabete di tipo 1 e la celiachia, che coinvolgerà i cittadini da zero a 17 anni portando in emersione anche quelle patologie silenti, senza sintomi, e perciò non individuabili se non con esami mirati ma essenziali, da combattere con la dieta senza glutine per non incorrere in una carrellata di potenziali patologie extraintestinali associate alla celiachia che possono colpire, anche cronicizzandosi, diversi apparati e sistemi.

Un'altra statistica è stata evidenziata da Davide Trombetta, presidente dell'Aic Emilia-Romagna. A fronte di soli 20 locali certificati a Ferrara, il dirigente ha sottolineato che "la penisola quest'anno ha accolto ben oltre 400 milioni di turisti, e quell'1% di celiaci stimati (che in certe fasce di età o in alcuni paesi raggiungono quasi il 2%) significano 4 milioni di turisti che hanno necessità di consumare pasti dedicati".

Trombetta ha perciò ribadito che l'azienda che decide di investire nel 'senza glutine' non solo produce un impatto sociale, ma registra anche un interessante riscontro imprenditoriale. Potenzialità intuite già da chi dirige l'Istituto Vergani, che forma i futuri tecnici della ristorazione e del turismo e che, come ha spiegato la vicepreside Marcella Bonzagni, offre agli studenti il corso con la certificazione con validità quinquennale e stage anche in strutture specializzate, e a primavera dà vita alla 'settimana senza glutine'.

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