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Movida, videosorveglianza, migranti. Il prefetto si presenta: "Gad? Ci farò un giro"

Il punto di Marchesiello: "Sarò attento a violenze domestiche e sicurezza stradale"

Dove eravamo rimasti? Si può riassumere così il ritorno a Ferrara di Massimo Marchesiello, oggi nuovo prefetto, già in città dal 1999 al 2005 con il ruolo di Capo di Gabinetto. Poi un lungo viaggio per l’Italia, con esperienze maturate sotto tutti i punti di vista.

“Ho un rapporto privilegiato con Ferrara – spiega – e, per me, tornare qui è il coronamento della carriera. Io sono originario di Napoli, ma considero questa la mia città d’adozione. Ho già rivisto persone che conosco e vecchi amici”. L’accenno è ad alcuni colleghi della Prefettura, ma anche a diverse istituzioni locali (Alan Fabbri lo conobbe, ad esempio, già ai tempi di Bondeno).

Primo passo: il comitato

“Ho sempre seguito le vicende ferraresi, anche a distanza”. E’ con questo approccio che il prefetto precisa come abbia già organizzato un primo comitato con i vertici locali per mettere nero su bianco i problemi più urgenti del territorio.

“Abbiamo discusso della valorizzazione del sistema di videosorveglianza cittadino e non, che rappresenta uno strumento fondamentale in fase di indagini – aggiunge Marchesiello -. Allo stesso modo, con l’amministrazione abbiamo concordato circa l’importanza di un sistema di illuminazione efficace, specie in certe zone. Infine, sono stati analizzati i temi riguardanti l’Esercito, la microcriminalità e la zona Gad”.

Zona Gad

A proposito di quartiere Giardino, area stazione e grattacielo, il nuovo prefetto è pronto a scendere in strada per valutare di persona la situazione: “La zona della stazione l’ho vista nascere – ricorda -, crescere e anche peggiorare. Ma per avere un quadro preciso della situazione devo capire cosa accade sia di giorno, sia di notte. Probabilmente mi andrò a fare un giro”.

Operazioni interforze

Non solo polizia. Sull’intero territorio ferrarese proseguiranno, infatti, le operazioni interforze di controllo. “Anche con l’ausilio dell’importante unità cinofila” sottolineano da palazzo Giulio d’Este. Agenti e militari, dunque, saranno impegnati anche nei prossimi mesi in diversi quartieri della città.

Immigrazione

Un tema delicato, su cui lo stesso Marchesiello si è già interfacciato con il vescovo, Gian Carlo Perego. “Non risultano particolari situazioni critiche sul territorio” confessa, ma è ovvio che la questione è da tenere costantemente sotto la lente di ingrandimento. “In ogni caso – riprende – il tutto verrà gestito in base alle potenzialità che la provincia possiede. Per questo mi sono prefissato di incontrare anche gli enti gestori”.

Movida, truffe, violenze

La criminalità, anche in una città come Ferrara, ha mille sfaccettature. Uno degli argomenti più sentiti è, forse, quello delle truffe. Agli anziani, ma non solo. Per questo l’obiettivo della prefettura è quello di migliorare la comunicazione ai cittadini (attendendosi, dall’altro canto, quante più segnalazioni possibili di situazioni sospette) e di potenziare il lavoro del reparto postale ed informatico.

Occhi puntati anche sui giovani, che in alcune serate rischiano di creare problemi di ordine pubblico. In una parola: attenzione sulla ‘movida’. Negli uffici di corso Ercole I d’Este sono consci del nodo e pronti a garantire la serenità di tutti, ragazzi e residenti delle vie del centro storico.

Altro argomento “pesantissimo” (parole dello stesso prefetto): le violenze tra le mura domestiche. “Voglio lavorare bene su questo fronte – assicura Marchesiello -. Mi interfaccerò sicuramente con i centri anti-violenza, con l’Ordine dei medici e con il mondo degli infermieri. Parallelamente, però, è bene sapere che in polizia esistono figure di alta professionalità per trattare questi casi”.

Educazione stradale e scuole

Al netto della ‘movida’, esiste purtroppo anche la piaga delle stragi del sabato sera. Ed è proprio sull’educazione stradale che si insisterà maggiormente: “In passato – elenca ancora il prefetto – ho lanciato diverse iniziative sul tema, specialmente in rapporto con le scuole. Per questo motivo, presto andrò ad incontrare i dirigenti degli istituti del territorio”.

Lavoro

Cosa fare per un settore che, nel giro degli ultimi anni, ha visto diverse crisi, proteste e classifiche tutt’altro che idilliache? “La nostra porta è sempre aperta per organizzare tavoli di discussione – va verso la conclusione -. Incontrerò il governatore della Regione (Bonaccini, ndr) per la questione più generale, ma lavorerò anche sul tema degli infortuni e dello sfruttamento a livello locale”.

L’obiettivo

L’obiettivo è essere un punto di riferimento. Questo, nelle intenzioni del nuovo prefetto, deve diventare l’edificio di corso Ercole I d’Este. “La volontà è quella di aprirci alla cittadinanza – conclude – per dare la possibilità a tutti di usufruire degli spazi e delle sale. Anche in questo senso, mi riservo di coinvolgere le realtà e le associazioni di categoria”.

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