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Carabinieri / Argenta

Bracconaggio ittico, in tre nei guai: nel furgone avevano 1.000 chili di pesce

Per la pratica avevano usato un elettrostorditore: intervenuti anche i tecnici dell'Asl

Ancora un’operazione anti-bracconaggio. Alle prime ore dell’alba di martedì mattina, tre soggetti di nazionalità rumena sono stati sorpresi mentre trasportavano il carico di una pesca illegale appena portata a termine nelle acque dolci di Longastrino (Argenta). Ad intervenire sono stati i militari dei nuclei carabinieri Forestale di Ferrara e Comacchio e i colleghi del Nucleo Biodiversità di Casalborsetti, supportati dalla collaborazione di alcuni volontari del settore.

Il quantitativo di prodotto ittico illecitamente catturato ammonta a circa mille chili ed è costituito per lo più da carpe e siluri, stipati in cassoni di plastica nel retro di un furgone adibito al trasporto: insieme a questo, i carabinieri hanno trovato e sequestrato anche reti (per una lunghezza di circa 400 metri), un gommone, un elettrostorditore e attrezzatura varia (remi, guadini, gonfiatori).

Diversamente dal solito, l’elettrostorditore, comunemente adoperato per questo tipo di pesca, è risultato di provenienza commerciale e non ‘fai da te’, a testimonianza di una professionalità crescente nell’attività illecita. Il pesce è stato accertato non idoneo al consumo alimentare da parte dei competenti organi Asl e, pertanto, ora sarà avviato a termodistruzione.

L’unica eccezione è rappresentata da una piccola quantità che sarà sottoposta agli esami di rito presso il dipartimento Izsler presente in provincia. I tre soggetti sono stati denunciati per i reati di bracconaggio ittico, uccisione e maltrattamento animali, porto abusivo di armi. A carico degli stessi sono poi state elevate multe per un importo complessivo di 1.200 euro.

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