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Maxi traffico di droga da mezzo milione di euro, nei guai una ferrarese

Misure cautelari per 7 persone: sequestrati 52 chili di hashish, trovata una pistola

Dalla droga alla tentata estorsione e tentato incendio. E’ lungo l’elenco delle ipotesi di reato che hanno portato alle custodie cautelari in carcere e agli arresti domiciliari per sette persone. E tra queste c’è anche una donna residente in provincia di Ferrara. A comunicare il tutto è stato il procurato della Repubblica di Rovigo, al termine di una complessa indagine.

Le province interessate

Le misure cautelari sono state eseguite sabato 13 su delega della Procura dai carabinieri della Compagnia di Adria, nei confronti di residenti nelle province di Rovigo, Milano, Venezia e Ferrara, come detto in relazione alle ipotesi di reato di acquisto, trasporto, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, tentata estorsione, tentato incendio e calunnia.

I sette arrestati

Nello specifico, tre uomini (uno di nazionalità svizzera di 49 anni, e due di nazionalità marocchina rispettivamente di 30 e 42 anni) sono stati trasferiti nel carcere di Rovigo, una donna di nazionalità marocchina (33 anni) in quello di Verona e un uomo italiano di 50 anni in quello di Milano. Sono stati inoltre posti agli arresti domiciliari una donna di 49 anni residente nella provincia di Ferrara ed un uomo italiano di 54 anni residente nella provincia di Venezia.

L’indagine

L’indagine della Procura della Repubblica di Rovigo ha preso avvio nel mese di luglio 2023 quando i carabinieri di Adria hanno sottoposto a sequestro 52 chilogrammi di hashish, del valore di ‘mercato’ di circa 500mila euro, trovati all’interno di un casolare abbandonato nella Provincia di Rovigo. I successivi approfondimenti hanno consentito di identificare, in ipotesi accusatoria, i componenti del gruppo, con base nel Comune di Taglio di Po (Rovigo), a cui era destinato lo stupefacente sequestrato.

Secondo l’ipotesi accusatoria gli indagati, a seguito della perdita del carico di droga hanno tentato in più occasioni – con condotte minacciose e violente, tra cui un pestaggio, l’impiego di una pistola e di materiale infiammabile – di ottenere la restituzione dello stupefacente (o l’equivalente valore in denaro) da parte di un cittadino italiano, di 45 anni 45, accusato dagli stessi di essersi appropriato della sostanza.

Le indagini hanno altresì consentito di ricostruire la sussistenza di un fiorente mercato di spaccio di cocaina, ritenuto gestito, secondo l’ipotesi, da una coppia convivente a Taglio di Po; in questo senso, sono stati sottoposti a sequestro preventivo 35mila euro, ritenuti profitto dell’attività illecita. Nel corso delle operazioni di perquisizione, i militari dell’Arma hanno anche trovato (e sequestrato) 170mila euro in contanti, un chilogrammo di cocaina, 700 grammi di marijuana ed una pistola a salve con circa 100 proiettili.

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