Cartelli colorati, striscioni e slogan: organizzata una catena umana di protesta per la salvaguardia dei daini
La manifestazione ha coinvolto decine di attivisti che chiedono maggiore tutela per gli animali
Cartelli colorati, striscioni e lenzuoli con slogan a formare un’ideale catena umana in difesa dei daini di Classe e di Lido di Volano, sui quali incombe da oltre un anno la minaccia della famigerata delibera 140/2021 che li destina a distretti di caccia ed allevamenti.
Così domenica è andata in scena la manifestazione a tutela degli animali. “In questi mesi la Regione si è travestita da poliziotto buono, addossando la colpa delle deportazioni ed uccisioni e della propria inettitudine dei daini ad Ispra, al direttore del Parco del Delta, ad Anas – hanno sostenuto da ‘Rete delle associazioni a tutela dei daini di Classe e di Lido di Volano’ -. Ma le bugie sui presunti danni all’agricoltura, sugli incidenti stradali e sul numero di daini sono state tutte smascherate. Non si è adottata alcuna misura ecologica, come dissuasori, cartellonistica adeguata e limitatori di velocità”.
I presenti hanno poi ricordato la raccolta firme per la petizione popolare in difesa dei daini, circa 30mila fra cartacee e on line, da poco depositate in Regione. Gli slogan della giornata hanno riguardato i daini, la fauna selvatica in genere ma anche i pavoni di Punta Marina, destinati dal Comune di Ravenna ad un allevatore di suini. “Basta, basta” è stato il grido dei manifestanti e delle centinaia di persone che ognuno di loro rappresentava: “Basta caccia – hanno concluso -, basta uccisioni, basta distruzione. Sì alla vita, alla convivenza fra uomo ed animali, al rispetto della biodiversità. Sì alla lotta in difesa dei senza voce, che non si fermerà”.