Giornata internazionale del teatro, gli alunni della scuola Tasso sul palco del Goldoni
L'iniziativa, a cura di Balamòs, è legata agli appuntamenti per promuovere le arti performative in carcere
Una doppia ricorrenza da festeggiare con un duplice appuntamento. In occasione della sessantaduesima Giornata internazionale del teatro, e dell'undicesima edizione del Programma nazionale per la promozione del teatro e della danza in carcere, sono due gli eventi previsti mercoledì 27 marzo al Goldoni di Venezia.
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Il primo, a cura del Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale e dalla Fondazione di Venezia insieme all'associazione ferrarese Balamòs Teatro, prevede alle 11 l'incontro pubblico nel corso del quale verrà raccontato il progetto 'Passi sospesi'. Il progetto realizzato da Balamòs Teatro negli istituti penitenziari di Venezia che verrà illustrato attraverso contributi video della mostra fotografica di Andrea Casari e dal documentario firmato da Marco Valentini. A parlarne sarà il regista e pedagogo teatrale Michalis Traitsis, nell'ambito di un dibattito con esperti sul tema del teatro in carcere.
Nel pomeriggio, alle ore 16.30, un originale allestimento porterà sul palcoscenico del Teatro Goldoni sia gli attori, sia il pubblico per la rappresentazione dello spettacolo di teatro per ragazzi 'Voci e suoni da un’avventura leggendaria', con gli alunni della scuola media Torquato Tasso di Ferrara, tratto dal nono canto dell'Odissea, e incentrato sul racconto delle avventure di Odisseo e dei suoi compagni sull’isola dei Ciclopi. Lo spettacolo è diretto da Michalis Traitsis, mentre la partecipazione al dibattito e allo spettacolo è a ingresso libero e subordinata a prenotazione attraverso un apposito link al sito web Eventbrite, sulla Giornata internazionale del teatro.
Sarà un'occasione per fare una riflessione sul ruolo del teatro in carcere e per creare un confrontarsi sul rapporto tra il carcere e il territorio, con l'obiettivo di capire se, e come, la società possa contribuire nel percorso rieducativo della pena. Al centro dell'attenzione dei promotori c'è la considerazione che le buone pratiche del teatro e della danza, nella loro più ampia accezione, costituiscono un elemento fondamentale per una reale crescita del percorso di risocializzazione delle persone detenute.
