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Politica

'Ferrara 30', da Fiab parte la campagna per ridurre la velocità

Il sindaco Fabbri contrario: "Essenziale affrontare il tema con buonsenso, e non attraverso un approccio ideologico"

Una campagna finalizzata ad azzerare le vittime degli incidenti stradali, rendendo obbligatoria la moderazione della velocità del traffico motorizzato nella città estense. A promuovere 'Ferrara 30' è Fiab, sulla scia della recente esperienza bolognese. "L'Emilia-Romagna – ha affermato Antonio Casadibari, presidente di Fiab Ferrara – si conferma all'avanguardia nella sensibilità ambientale e trasportistica. Ferrara infatti è la quarta città, dopo Bologna, Carpi e Modena, che vuole restituire ai cittadini quegli spazi che nel corso del Novecento sono stati sottratti alla collettività per diventare solo zone di transito automobilistico o di parcheggio, anziché luoghi di vita". 

Il presidente di Fiab Ferrara ha aggiunto che "l'obiettivo di 'Ferrara 30' è riqualificare l'ambiente urbano, restituendo spazio pubblico alle persone per migliorare la sicurezza e la socialità. L'introduzione della 'Città 30' punta a rendere più democratica la distribuzione dello spazio pubblico, bilanciando l'uso dei veicoli privati con la promozione del trasporto pubblico, garantendo alternative come l'uso della bici o la possibilità di camminare, contrastando gli squilibri causati da politiche poco lungimiranti e autocentriche".

A supportare la posizione su un tema, in relazione al quale il dibattito è particolarmente acceso e inevitabilmente connesso a esigenze specifiche legate ai trasporti e agli spostamenti, Fiab ha ricordato che "la Spagna nel maggio 2021 ha anticipato in tutte le città, indipendentemente dal numero di abitanti, il limite dei 30km/h sulla stragrande maggioranza delle strade urbane", che "in Europa le città, grandi e piccole, a 30 km/h sono già da tempo una realtà come in Francia, Belgio, Austria, Svizzera, Olanda, Finlandia, Norvegia", e che "in Italia la città di Olbia dal 1 giugno 2021 ha istituito il limite massimo di velocità di 30 km/h nel centro città".

Nel dibattito sull'argomento è intervenuto anche il primo cittadino Alan Fabbri. "Sto ricevendo numerosi messaggi - ha comunicato il sindaco con un post su Facebook - da cittadini preoccupati riguardo l'ipotesi di limitare la velocità a 30 km/h anche a Ferrara, come avvenuto a Bologna. Voglio chiarire, per evitare fraintendimenti, che Ferrara non sarà mai 'Città 30', almeno fino a quando io sarò sindaco. La sicurezza stradale è un argomento cruciale su cui la nostra Amministrazione sta investendo tantissimo. Tuttavia è essenziale affrontare questo tema con buonsenso, competenza, tenendo conto delle esigenze, delle aspettative dei cittadini, del loro lavoro, e non attraverso un approccio ideologico".

Fabbri ha sottolineato che "il fatto che alcune città europee abbiano implementato questo sistema non implica automaticamente la sua applicabilità universale. Su questo credo vadano fatte riflessioni più approfondite. La polizia locale, sotto la nostra gestione, ha subito un radicale cambiamento nelle sue funzioni: dalle sole multe ai cittadini a forza attiva nel contrasto allo spaccio e alla criminalità, ottenendo importantissimi risultati. Non intendiamo fare passi indietro, né tanto meno utilizzare in questo modo le risorse dei cittadini".

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