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Contrasto a immobili commerciali sfitti, passa la mozione di Forza Italia

Il documento auspica un protocollo con un canone progressivo. Respinta la risoluzione Pd

Il tema del contrasto al fenomeno degli immobili commerciali sfitti e degli incentivi alle attività di vicinato è stato al centro di una discussione in Consiglio comunale. Nella seduta pomeridiana di lunedì 23 ottobre, infatti, sono state discusse e votate la mozione presentata dalle consigliere di Forza Italia Paola Peruffo e Diletta D'Andrea, e la relativa risoluzione da parte del consigliere del Partito Democratico Davide Nanni.

Nel dettaglio, la lettura della mozione del gruppo di maggioranza ha evidenziato che "per incentivare l'insediamento di nuove imprese, l'Amministrazione comunale ha deciso di introdurre un canone di locazione 'progressivo' per i propri immobili commerciali, più basso del valore di mercato per i primi anni; che tale misura ha consentito l'apertura di quattro nuove attività in immobili commerciali di proprietà del Comune siti in centro storico, risultando pertanto efficace; che tale modello virtuoso potrebbe essere proposto e applicato anche agli altri immobili commerciali privati, previo accordo con le associazioni dei proprietari immobiliari, di categoria e coinvolgendo la locale Camera di Commercio".

Dalla premessa alla richiesta di impegnare il sindaco e la Giunta "ad avviare un percorso per verificare la fattibilità di un protocollo che preveda l'applicazione di un canone progressivo o comunque calmierato per gli immobili commerciali privati, coinvolgendo le associazioni dei proprietari immobiliari, le associazioni di categoria e la Camera di commercio; a valutare misure economiche di incentivazione a favore di chi liberamente decide di aderire a tale protocollo, consentendo l'apertura di nuove attività commerciali con contratti di locazione a canoni ridotti e/o progressivi". La mozione è stata approvata.

Per quanto riguarda la risoluzione, la lettura del testo ha evidenziato in premessa che "l'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, con il plauso di tutte le istituzioni e associazioni di categoria, ha da poco approvato una legge regionale sull'economia urbana finalizzata a rendere le attività commerciali il motore della crescita economica e sociale dei centri urbani", per arrivare alla richiesta conclusiva di impegnare il sindaco e la Giunta "a verificare la possibilità di ridurre gli effetti dell'indicizzazione Istat sui contratti d'affitto in essere tra Comune, pubblici esercizi e attività commerciali al dettaglio, in modo da evitare ulteriori rincari nel corso del 2024". La risoluzione è stata respinta.

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