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Domenica, 28 Aprile 2024
Imprenditoria

Aziende che chiudono: con la composizione negoziata salvati 309 lavoratori

Il dato, reso pubblico dalla Camera di Commercio, si riferisce agli ultimi due anni

Sono 309, nelle province di Ferrara e Ravenna, i lavoratori che la procedura di composizione negoziata consente di salvare dal licenziamento per chiusura dell’azienda. A due anni dall’avvio di questa nuova procedura stragiudiziale – fa sapere la Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna - introdotta per consentire il risanamento delle imprese in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario, sono 14 le domande pervenute.

Il dato maggiormente positivo è offerto dal ‘peso’ dei risanamenti aziendali che le soluzioni favorevoli sono in grado di rigenerare, cui va aggiunto, inoltre, l’effetto benefico del risanamento dell’impresa sui fornitori e su tutte le aziende dell’indotto e della filiera produttiva. La composizione viene per lo più impiegata da società di capitali di piccola dimensione, con una ‘età’ aziendale media di 18 anni.

Il presidente Guberti

“Le imprese – ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna, Giorgio Guberti - stanno cominciando a comprendere l’utilità e l’efficacia di questo strumento. A due anni dall’avvio della procedura, che ha permesso di contribuire a una riduzione del 10% le procedure concorsuali presentate tra il 2021 e il 2022, potrebbe essere utile, però, intervenire con alcuni aggiustamenti”.

Come funziona

Le imprese interessate ad accedere alla composizione negoziata forniscono, in fase di compilazione dell’istanza, una serie di dichiarazioni quali l’eventuale appartenenza ad un gruppo d’imprese o della qualifica di impresa ‘sottosoglia’ (ricavi minori di 200mila euro, attivo patrimoniale inferiore a 300mila euro, debiti inferiori a 500mila euro), la necessità di avvalersi di nuove risorse finanziarie, nonché le risultanze del test pratico di autovalutazione.

La redazione consente all’imprenditore, ancor prima di ricorrere formalmente alla procedura, di verificare se esista o meno una ragionevole perseguibilità del risanamento e valutare l’incisività degli interventi da adottare. Sempre nella fase di presentazione dell’istanza, l’impresa può richiedere l’applicazione delle misure protettive del patrimonio, nonché l’esenzione dagli obblighi di ricostituzione del capitale e da cause di scioglimento.

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