Carife, l'ira della Cgil sulla richiesta di archiviazione: "Pagano solo i risparmiatori"
Per la sigla "si è girato un Truman Show senza colpevoli. Serve un dibattito pubblico"
Richiesta di archiviazione sul caso Carife (per il reato di bancarotta), scatta l’ira dei sindacati. A prendere la parola, in questo caso, è la Cgil di Ferrara (insieme a Fisac Cgil e coordinamento nazionale Fisac Bper) che, con una lunga nota, ricorda la vicenda della banca cittadina e del suo fallimento. Ma va oltre e riflette su quello che è un passo importante a livello giudiziario.
“Questa archiviazione – specificano dalla sigla - chiude un cerchio di sentenze sostanzialmente tutte innocentiste, o per reati nel frattempo caduti in prescrizione. Richiesta (quella dell’archiviazione, ndr) fatta dai pubblici ministeri stessi. Quindi per anni, al Tribunale di Ferrara e delle Imprese di Bologna, alle mega adunate di imputati avvocati e parti lese al Centro Sociale Quadrifoglio e nelle migliaia di pagine di indagine, si è girato un Truman Show senza colpevoli”.
Il timore, da parte del sindacato, è che i vertici ne escano (penalmente) senza conseguenze e che a dover pagare per la vicenda, dunque, potrebbero essere solo i risparmiatori “traditi” e “i lavoratori e le lavoratrici della banca che sono spesso stati insultati, vilipesi, minacciati”. Questi ultimi, sempre a detta della Cgil, si porterebbero comunque dietro “lo stigma delle responsabilità dei loro vertici”.
La riflessione si chiude poi allargando lo sguardo: “In questo strano Paese – chiosano i sindacalisti - non ce la si prende mai con chi sta sopra, ma con chi sta sotto e lavora. E pensare che un’alleanza tra bancari e risparmiatori sarebbe stata e sarà sempre fondamentale: perché il futuro presenta insidie per il risparmio (e il credito) che non sono meno gravi di quelle del passato. Sarebbe utile una bella discussione pubblica su questo tema”.