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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Case famiglia, il Pd chiede l'applicazione del Contratto collettivo nazionale

Sono stati depositati due emendamenti al regolamento, in discussione nella prossima seduta del Consiglio comunale

"I recenti controlli effettuati dagli agenti della polizia locale in alcune Case famiglia del Distretto Centro-Nord hanno messo a nudo diverse irregolarità nella gestione di queste strutture assistenziali, che i sindacati confederali denunciano da tempo, non solo nel Ferrarese". A parlare è il consigliere comunale del Partito Democratico Davide Nanni.

L'esponente Dem ha aggiunto che "i sindacati confederali, inoltre, denunciano da tempo come in molte Case Famiglia operino spesso donne straniere, prive di qualifica, in condizioni di lavoro gravose e sottopagate perché i gestori privati applicano contratti 'non di settore' o cosiddetti 'pirata', sottoscritti da organizzazioni poco o per nulla rappresentative. Per contrastare fenomeni di illegalità e sfruttamento lavorativo, garantendo la qualità di un servizio essenziale in una provincia ad alto indice di invecchiamento come quella ferrarese, la Conferenza territoriale socio-sanitaria ha approvato nel mese di maggio un nuovo regolamento per il funzionamento e la vigilanza delle Case famiglia, sempre più numerose anche a Ferrara dove attualmente operano 36 strutture di questo tipo". 

Il consigliere che siede fra i banchi dell'opposizione ha evidenziato che "nei mesi scorsi i Comuni di Argenta, Portomaggiore e Ostellato hanno integrato il regolamento provinciale con una clausola che vincola i gestori delle Case famiglia ad applicare il Ccnl di settore firmato dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, per evitare odiosi fenomeni di dumping salariale e concorrenza al massimo ribasso nell'erogazione di servizi essenziali alla persona. L'Amministrazione comunale di Ferrara, invece, non ha ancora preso una posizione chiara a tutela di chi lavora nelle Case famiglia del nostro territorio. Per questo il Partito Democratico ha depositato due emendamenti al regolamento che, a inizio settimana, sarà finalmente discusso in Consiglio comunale". 

Nel dettaglio, Nanni ha spiegato che "il primo vincola tutti i gestori ad applicare il Ccnl di settore sottoscritto dai sindacati maggiormente rappresentativi, mentre il secondo pone questa condizione tra i criteri qualitativi richiesti per rientrare nella 'Lista Case famiglia di qualità', verso cui orientare i cittadini che si rivolgono al servizio sociale territoriale. Dobbiamo evitare che la massima discrezionalità nell'applicazione dei contratti agevoli una concorrenza al massimo ribasso, che a volte sfocia nell'irregolarità e danneggia soprattutto l'utenza: persone fragili che meritano un servizio di qualità, erogato con la massima professionalità e giustamente retribuito".

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