rotate-mobile
Sanità

Sanità, i sindaci bocciano i bilanci delle Aziende: "Rimangono troppe criticità"

Fabbri rinnova la stima verso Calamai ma attacca i vertici regionali: le motivazioni del 'no'

Per la prima volta la Ctss ha detto 'no' ai bilanci di previsione dell’Azienda sanitaria e ospedaliera (32 contrari, 26 favorevoli). "I sindaci, che da tempo segnalavano criticità e problematiche avanzando proposte spesso inascoltate, per la prima volta si sono sentiti liberi di esprimere, anche con il voto, e non solo a parole, le aspettative deluse a causa delle politiche regionali troppo spesso penalizzanti nei confronti del nostro territorio" viene spiegato.

“Per Ferrara, nonostante la buona collaborazione tra il Comune e la dirigenza dell’Ausl che ha finalmente rafforzato i servizi socio sanitari in Cittadella San Rocco e lavorato all’unificazione delle due aziende rispondendo alle nostre indicazioni su questi due temi, che erano già obiettivi del programma elettorale – commenta il sindaco, Alan Fabbri -, restano aperte criticità importanti”.

Il presidente della Conferenza territoriale socio-sanitaria aggiunge: “Quelli proposti sono due bilanci in rosso, con un ammanco complessivo di 116milioni di euro ed è un dato su cui i territori, che di queste mancanze fanno le spese, non possono sorvolare. Inoltre, sul tema del personale e del Pronto Soccorso manca il cambio di passo che i cittadini si aspettavano. Rinnoviamo la stima nei confronti del direttore Generale dell’Ausl, che ha ottenuto risultati importanti a fronte delle evidenti scelte miopi della Regione verso il nostro territorio, ma il nostro voto non poteva essere positivo”.

“L’impegno della dirigenza dell’Ausl di Ferrara e la capacità di pianificare strategie insieme al Comune, seguendo quelli che erano i nostri obiettivi di mandato e la volontà di avvicinare al cittadino i servizi socio sanitari, ha portato certamente dei risultati – incalza il primo cittadino -. Ma le carenze strutturali, dovute ad anni di scelte poco oculate compiute dalla Regione Emilia Romagna per la sanità ferrarese, pesano e non sono ancora state risolte”.

Mancano le risorse – chiosa -, quelle che ci sono non sono gestite, a nostro avviso, al meglio e non sono stati seguiti principi innovativi o logiche di vera valorizzazione delle eccellenze. Inoltre, non abbiamo visto attuare un piano di recupero rispetto alla grave situazione del personale che medici e operatori lamentano”.

Quindi l’accenno al mancato tournover e alla situazione in pronto soccorso, prima di chiudere con la sottolineatura della stima nei confronti di Monica Calamai (direttore generale delle Aziende sanitarie) per lo sforzo portato avanti di fronte “alle mancanze – chiosa Fabbri - nei confronti del nostro territorio da parte del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dell’assessore alla Sanità, Raffaele Donini”.

Copparo

“L'evidente e oggettiva riduzione dei servizi sul territorio non ci consente di avvallare i bilanci che ci sono stati presentati – viene spiegato da Copparo -. La situazione dei territori "periferici" è davvero molto seria. Non solo la perdita dell'automedica, ma la risonanza guasta mai sostituita, l'ecocardiografo rotto per cui abbiamo ricevuto una risposta interlocutoria, l'ambulatorio di chirurgia passato da due a una sola giornata e senza più piccoli interventi”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sanità, i sindaci bocciano i bilanci delle Aziende: "Rimangono troppe criticità"

FerraraToday è in caricamento