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Domenica, 28 Aprile 2024
Arte

Una ventina di tavole a matita sanguigna come omaggio a Ferrara

A realizzarle, l'artista e docente statunitense Nicholas Quiring

Un segno denso di colore rosso sul foglio che tende all'opacizzato. L'ultimo omaggio alla città estense proviene da un artista del Michigan che adotta la tecnica delle matite sanguigne. Sono infatti una ventina le tavole realizzate da Nicholas Quiring che, dopo aver visitato anche la sala dell'Arengo, il ciclo degli affreschi di palazzo Schifanoia e il museo della Cattedrale, ha donato al Comune alcune sue opere. Opere acquisite ufficialmente martedì, attraverso una delibera di Giunta, e con i ringraziamenti dell'assessore comunale alla cultura Marco Gulinelli. 

L'artista Nicholas Quiring davanti a palazzo Diamanti

Le tavole a matita sanguigna, formalizzata la donazione, saranno catalogate e a disposizione del pubblico, su prenotazione, a partire dalle prossime settimane. La consultazione avverrà nella sala Riminaldi della biblioteca Ariostea. "Un omaggio a Ferrara", il commento dell'artista statunitense, architetto e docente al College for Creative Studies di Detroit. Un omaggio che parte dal ciclo di affreschi legati al 'Mito di Ferrara' della sala dell'Arengo di palazzo Municipale, dipinta tra il 1934 e il 1938 da Achille Funi, che sarà al centro, nei prossimi mesi anche di una mostra a palazzo Diamanti, e da Felicita Frai, estendendo poi il campo di indagine artistica fino ai grandi maestri rinascimentali come Dosso Dossi e Cosmè Tura, alle Mura e ai monumenti simbolo della città e del territorio. Monumenti come il Castello estense, palazzo Diamanti, la statua di Savonarola, l'abbazia di Pomposa. 

La donazione di Quiring a Ferrara ha ispirato anche una recente pubblicazione, edita dal Comune con il contributo economico del Rotary Club Ferrara Est e con la collaborazione della fondazione Ferrara Arte. Il libro, a cura di Lucio Scardino, con postfazione del sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, è presente alla biblioteca Ariostea e ripercorre la fortuna di Ferrara anche all'estero, nell'arte e nelle architetture, svela due inediti di Funi e di Felicita Frai, oltre a riportare alcuni scritti di Nello e Folco Quilici e un articolo di Giorgio de Chirico. 

I disegni di Quiring, riprodotti a stampa nella pubblicazione, saranno inoltre al centro di un'esposizione in programma nei prossimi mesi negli spazi della stessa biblioteca Ariostea. La mostra, partendo dagli affreschi di Funi, spazierà fino alle sue fonti rinascimentali, mettendo a disposizione del pubblico alcune letture tematiche. "Ferrara ha incantato - ha aggiunto Marco Gulinelli, assessore comunale alla Cultura - e incanta il mondo. La ricchezza della sua storia e del suo patrimonio continua a stupire e a sorprendere studiosi e artisti oltre i confini nazionali. Un grazie a Quiring per il pensiero e l'omaggio alla nostra città che conferma il vasto interesse per Ferrara che, prendendo in esame anche sologli ultimi decenni, ha contagiato molti autori internazionali come Leonor Fini, Giovanni Basile Roy, Robert Carroll, James Rosen, Robert Rauschenberg".

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