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Dalle aule polifunzionali alla riqualificazione degli edifici, le proposte di 'Ferrara 2044'

I firmatari hanno elencato diversi suggerimenti relativi ai problemi degli studenti universitari

"Cinema, padiglioni fiera, camere da letto, cucine, sale soggiorno ecc. no, non è una rubrica di un programma televisivo, bensì i luoghi dove cerchiamo di formare i nostri ragazzi e ragazze per il loro futuro, i luoghi di lezione e apprendimento dell'Università di Ferrara". A intervenire sul tema sono i firmatari di Ferrara 2044.

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I ragazzi e le ragazze del gruppo hanno evidenziato di essersi riuniti per "portare avanti la loro agenda sulle tematiche che stanno a cuore ai giovani, affrontando il tema dell'università. Argomento spinoso per la nostra Città sotto tanti punti di vista e oggi più che mai lanciano un grido di ascolto e aiuto, prima che la situazione diventi completamente insostenibile. Il 31 dicembre 2022 l'Università di Ferrara contava 26.474 studenti contro i 18mila del 2018. In questi anni nonostante il numero in aumento degli studenti per l'aperture di diversi corsi, le aule per le lezioni, le sale studio, i servizi per il benessere degli studenti sono rimasti pressoché gli stessi. Senza reali investimenti e visione per il futuro l'Università di Ferrara è destinata a implodere". 

Un confronto "per interrogarsi, confrontarsi, rendersi protagonisti di un reale progetto e cambiamento della nostra università. Quello che uscito è una situazione poco prestigiosa per un'università che vuole essere attrattiva nel panorama nazionale ed europeo". L'analisi ha decritto che "le cose che non funzionano e non vanno sono tante, l'elenco potrebbe essere più lungo di una lista della spesa, ma principalmente le ragazze e ragazzi hanno espresso le sofferenze più importanti: nei luoghi dove si apprende e si studia. Non è più accettabile e sostenibile per i ragazzi fare lezioni nei cinema e padiglioni della fiera. Al cinema si va per vedere un film e in fiera per mercanteggiare. Le lezioni devono essere fatte nelle aule universitarie".  

Le ragazze e ragazzi hanno "proposto delle soluzioni nel breve e medio termini, come: posticipare l'orario di chiusura delle (poche) aule studio. Tenerle aperte almeno fino alle 22", mentre "nel medio e lungo termine aumentare il loro numero e tenerle aperte h24. Creare una commissione all'interno del consiglio comunale per l'ascolto, il confronto con le associazioni studentesche al fine di trovare insieme le soluzioni dei delle problematiche. Riqualificare edifici attualmente abbandonati e creare aule per lezioni e aule studio pubbliche. Aumentare il numero dei docenti e dottorandi al fine di aumentare appelli  nei corsi ad alta numerosità. Creare aule polifunzionali e autogestite, dove gli studenti hanno la possibilità di fare attività non strettamente connesse allo studio, esempio scaldarsi un pranzo e mangiare".

Da qui all'intenzione di "dare voce a tutte queste richieste lecite, di ragazzi e ragazze che sono iscritti all'Università di Ferrara, che sono qui tra mille sacrifici e soprattutto delle loro famiglie, che pagano le rette universitarie per andare a seguire lezioni al cinema, in fiera, per non avere l'opportunità di fare laboratori. Crediamo che possano avere di meglio, crediamo che le loro richieste debbano essere ascoltate, meditate e risolte".

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