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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Antisemitismo, Carità (Ferrara Cambia): "Creando una consapevolezza dei valori si abbatte il negazionismo"

Il consigliere comunale ha auspicato un ruolo di portavoce da parte dell'amministrazione in Regione

"Sono ancora troppi gli episodi di odio antisemitico nelle nostre città. Un razzismo odioso serpeggia pericolosamente anche tra i ragazzi e non è sufficiente ricordare la Shoah un giorno all'anno: solo promuovendo e valorizzando la cultura ebraica assieme alle Comunità presenti nel territorio si potrà combattere questo fenomeno. Fare memoria dev'essere un imperativo morale che vale tutti i giorni". A esserne convinto è il consigliere comunale di Ferrara Cambia Francesco Carità. A questo proposito, e con il sostegno dei consiglieri Marco Vincenzi e Massimiliano Guerzoni del gruppo Ferrara Cambia, l'esponente politico ha presentato un Ordine del giorno sul tema, sperando che venga votato trasversalmente dall'intero Consiglio comunale e che la città estense possa divenire pungolo e modello per l'intera Regione. 

"Il protocollo d'intesa tra Comune di Ferrara e Comunità ebraica - ha sottolineato Carità - ha già portato con successo alla nascita di un tavolo compartecipato per la valorizzazione del patrimonio culturale, architettonico e artistico della Comunità stessa. L'obiettivo è di conservare la memoria storica, ma assieme anche di rilanciare questo patrimonio inestimabile come risorsa culturale, sociale e anche turistica. Una formula vincente che crea, non da ultimo, una consapevolezza valoriale nelle nuove generazioni e può abbattere i muri infondati ma pericolosissimi del negazionismo e del revisionismo".

Una richiesta che non può prescindere dal lavoro delle scuole. "La nostra Amministrazione - ha continuato Carità - deve assumersi la responsabilità di farsi coraggiosamente portavoce di un'esigenza reale e attuale in Regione; soprattutto deve essere promotrice di iniziative concrete all'Ufficio scolastico regionale poiché per combattere la violenza contro le persone, i simboli e i luoghi dell'ebraismo è urgente rivolgersi ai giovani, che sono il futuro della società. E' necessario in primo luogo investire in iniziative di educazione, di conoscenza e approfondimento culturale nelle scuole. Ma come l'esperienza ferrarese insegna, è opportuno anche concordare luoghi di incontro e pianificazione, in cui le istituzioni e le Comunità ebraiche intraprendano percorsi di valorizzazione e promozione di questa cultura e del loro patrimonio storico e artistico. La Regione Veneto ha già sottoscritto un regolamento e un accordo, divenendo modello virtuoso per tutte le regioni italiane, dobbiamo seguirne l'esempio quanto prima".

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