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Spal, alla vigilia del match con il Gubbio Di Carlo punta su "uno spirito più battagliero"

L'allenatore biancazzurro ha rimarcato di avere trovato al suo ritorno disponibilità e compattezza da parte di tutti

Le ultime due partite, rispettivamente in casa e in trasferta, hanno restituito due punti alla Spal, uscita dagli incontri senza subire reti ma anche trovare la via del gol. L'occasione per sbloccare il reparto offensivo è fornita dall'impegno casalingo di domenica 7 aprile alle 18.30 contro il Gubbio. A spiegare come è avvenuta la preparazione del delicato match allo stadio Mazza è l'allenatore biancazzurro Domenico Di Carlo. 

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Buongiorno mister, con quale spirito affrontate questo quattro partite importantissime a partire da domani?
"Affronteremo questo finale di campionato con lo spirito di una squadra che deve salvarsi sul campo e deve farlo il prima possibile, perché oggi la classifica ci dice questo. Abbiamo due punti di vantaggio sull'Ancona, dobbiamo mantenerli e provare a staccare il più possibile le squadre che sono dietro di noi. Domani è una partita fondamentale per il nostro obiettivo, ma ci attende una squadra scorbutica, che pratica un gioco verticale, fisico e rapido, quindi massima concentrazione e giochiamoci la nostra partita da Spal, perché anche noi abbiamo le qualità per portare a casa punti".

Domani peserà l'assenza di Maistro. Quali contromisure pensa di prendere?
"Io ho sempre detto che un giocatore non sposta gli equilibri. A spostarli sono la squadra, lo spirito di squadra, l'atteggiamento. Nelle partite che abbiamo disputato, non è stato un singolo giocatore a far vincere gli incontri o a farli pareggiare, e nemmeno a determinare le sconfitte. Domani mi aspetto una risposta dalla squadra, sia come atteggiamento che come predisposizione fisica e motivazionale, diversa da come abbiamo giocato ad Ancona".

Dopo la sfida di Ancona, come è andato l'allenamento per la partita?
"Ci siamo allenati bene. Insieme alla squadra abbiamo analizzato la partita di Ancona, soprattutto il primo tempo, correggendo alcune situazioni di gioco in cui non siamo stati bravi. Io sono sempre fiducioso e bisogna dare fiducia a questa squadra, ma la fiducia viene trasmessa prima di tutto dall'allenatore, poi ci sono i giocatori che vanno in campo e che domani devono fare una grande partita. Se vogliamo avere ragione su un Gubbio, che sta bene e si trova nei playoff, bisogna mettere in campo una grande prestazione correndo dieci metri più forte degli altri e dieci metri in più degli altri".

A quattro partite dalla fine, percepisce un'unione d'intenti fra tutte le componenti della Spal?
"Da quando sono tornato ho trovato grande disponibilità e compattezza da parte di tutti, e ho cercato di lavorare sul campo per dare un segnale alla società e ai tifosi sulle potenzialità di questa squadra. Il club non mi fa mancare mai nulla, i giocatori si impegnano e i tifosi sono sempre presenti, quindi noi dobbiamo concentrarci solo sulle nostre forze, dando noi in primis sempre dimostrazione sul campo sotto il punto di vista della prestazione, dell'atteggiamento e della voglia di vincere. Spetta a noi trascinare tutto l'ambiente, restando uniti e compatti, perché l'obiettivo dobbiamo raggiungerlo tutti insieme. Nelle annate difficili bisogna mantenere equilibrio".

Come ha gestito, dal punto di vista dello spogliatoio, le esternazioni del presidente dopo la prestazione contro l'Ancona relative a una 'squadra imbarazzante', con 'un costo degli ingaggi tra i primi quattro del campionato'? 
"Io penso che oggi tutti vogliono fare qualcosa per la Spal, dal Presidente ai giornalisti e ai tifosi, perché tutti vogliono aiutare la squadra. Se c'è stato uno sfogo perché, come tutti, il desiderio è quello di vedere una squadra che vada sempre meglio, lo prendiamo come tale e andiamo avanti consapevoli di dover sempre battagliare al massimo sul campo. Non c'è stato alcuno strascico all'interno del gruppo, perché abbiamo lavorato soprattutto sul gioco e sugli sviluppi offensivi: se non creiamo occasioni da gol, allora facciamo troppo poco per le qualità che abbiamo. Andiamo avanti sapendo che domani giochiamo davanti ai nostri tifosi, dobbiamo fornire prestazioni di spessore alto e ci salveremo in casa, quindi domani prepariamoci a una bella battaglia da SPAL, dai giocatori all'allenatore, dalla società a tutte quante le persone che ci sostengono. Dobbiamo essere compatti e uniti per arrivare all'obiettivo della vittoria".

Il rinnovo della vicinanza da parte della tifoseria, in settimana, quanto rappresenta un fattore determinante?
"Questo significa che da quando sono tornato si è lavorato tutti bene, dalla società ai giocatori, per ottenere la compattezza e l'unione per la salvezza. A me piace quando si crea il clima giusto, anche attraverso qualche polemica che fa dare qualcosa in più. Bisogna gestire le pressioni e trasformarle in motivazioni".

Quale è la situazione degli infortunati?
"Abbiamo recuperato all'ultimo momento probabilmente Siligardi, che si è allenato. E adesso vediamo la reazione all'allenamento. Probabilmente recupereremo Peda, perché stringe i denti anche lui per venire almeno in panchina come Siligardi. Bassoli ha fatto oggi il primo allenamento con la squadra, e Bertini può rientrare nella lista dei convocati. Per Arena aspettiamo una settimana ancora, come Carraro".

Nelle ultime partite, pensa di utilizzare chi le garantisce maggiore temperamento?
"Se fai giocare dei centrocampisti tecnici, ti manca un po' di contrasto. Trovare quell'equilibrio di squadra è difficile, ecco perché bisogna concentrarsi sul gioco. Perché chi gioca deve sapere cosa fare, a prescidere dal suo ruolo. Questa è la mentalità che la Spal sta provando a trasmettere ogni domenica. Noi dobbiamo salvarci, noi dobbiamo provare a giocare con uno spirito più battagliero perché abbiamo visto che se creiamo numerose occasioni da gol riusciamo a vincere" 

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