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La Spal c'è, alla magia di Puletto risponde Anguissa nell'amichevole contro il Napoli

I biancazzurri di mister Di Carlo bloccano i campioni d'Italia 1-1 a Dimaro

Lo scudetto cucito sulle maglie degli avversari come sprone per valorizzare il proprio potenziale, e le direttive del nuovo mister come base su cui disegnare la ripartenza. L'architettura della nuova Spal targata Mimmo Di Carlo ha intuibilmente la parvenza di un cantiere alla ricerca di un'identità di gioco, ma con un serbatoio carico di entusiasmo. L'amichevole estiva, disputata lunedì pomeriggio sotto la pioggia di Dimaro contro i campioni d'Italia del Napoli, ha restituito agli spettatori l'immagine di Mirco Antenucci con al braccio la fascia da capitano.

Assistito da Orfei e D'Orazio sulle fasce, il centravanti si è mosso sul fronte d'attacco in una squadra disposta nella prima frazione con Alfonso in porta, Dickman, Arena, Peda e Tripaldelli in difesa, Parravicini, Murgia e Celia a centrocampo. Di fronte, un avversario fresco del suo terzo titolo appena conquistato, che il nuovo allenatore Rudi Garcia ha schierato inizialmente con le sue seconde linee sul terreno di gioco, con il rodato modulo 4-3-3.

Nella formazione del primo tempo, dunque, caratterizzata dall'assenza di Kim Min-jae ceduto al Bayern Monaco, spazio a Gollini fra i pali, Zanoli, Ostigard, Juan Jesus e Mario Rui a comporre il pacchetto arretrato, Folorunsho, Demme ed Elmas in mediana; Politano, Simeone, Zedadka in avanti.

La Spal ha tentato un affondo nei primi minuti con un tiro di Orfei, ispirato da Antenucci, che è stato respinto dalla difesa azzurra. Spazio poi a due conclusioni del Napoli con Politano e Folorunsho. L'occasione più ghiotta è capitata fra i piedi di Simeone, la cui botta da distanza ravvicinata è stata deviata da Alfonso. Olivera, nel frattempo, ha rilevato Mario Rui per un infortunio muscolare, mentre una giocata acrobatica di Politano non ha avuto buon esito.

Nel secondo tempo, nella compagine azzurra hanno fatto ingresso 'big' come Meret (grande ex), Di Lorenzo, Rrahmani, Anguissa, Lobotka, Zielinski, Raspadori, Kvaratskhelia e Osimhen, oltre al giovane difensore Obaretin. Il centravanti nigeriano ha seminato il panico in area, servendo infine il compagno georgiano, il cui tiro ha scheggiato la traversa.

Ci ha provato anche Raspadori, ma la difesa spallina si è fatto trovare pronta. Sorpresa che è letteralmente giunta poco più tardi, con una punizione vincente da centrocampo di uno dei numerosi subentrati biancazzurri, il giovane Filippo Puletto. Il classe 2004, con la parziale complicità della pioggia e del piazzamento avanzato di Meret, ha scavalcato il portiere azzurro imprimendo al pallone una traiettoria destinata a gonfiare la rete. Un vantaggio destinato alla provvisorietà, tuttavia, alla luce delle percussioni partenopee che hanno ripristinato la parità con un tiro di Anguissa su assist di Zielinski.     

Ultimi scampoli di gioco con i duelli fra Osimhen e il portiere spallino Meneghetti, e un tiro del biancazzurro Saiani, deviato in corner dall'estremo difensore del Napoli. Per la cronaca, sotto una pioggia torrenziale, il risultato finale è stato di 1-1. Un punteggio che galvanizza la compagine biancazzurra, in virtù del blasone dell'avversario incontrato e di una compattezza dimostrata, soprattutto in chiave difensiva. 

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