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Vigilia di derby, Colucci chiede coraggio: "Testa alta, vogliamo fare un regalo ai tifosi"

Al Mazza arriva il Cesena (29 punti davanti alla Spal): "Se vinco porto mia moglie fuori a cena"

Vigilia di derby. Al Mazza arriva un Cesena in striscia positiva da 19 partite, ma il calcio insegna che la classifica non basta a vincere le partite. I 29 punti di distacco tra i romagnoli e la Spal non spaventano Colucci, alle prese con un avvicinamento al match tutto sommato sereno. In settimana è arrivato Büchel, Edera è già in forma e grossi problemi di formazione non ce ne sono. Al mister non resta, quindi, che giocarsi 90 minuti di passione. Con un solo obiettivo: vincere. Per fare un regalo ai tifosi e per portare la moglie a mangiare la pizza…

Arriva il Cesena: partita sulla carta molto complicata, ma nel calcio non si sa mai…
“Al Cesena vanno fatti i complimenti perché sta facendo un campionato importante. Tra noi e loro ci sono 29 punti di differenza, ma ci siamo preparati bene, valutando la forza dell’avversario. Nutriamo grande rispetto: sapendo che è un derby, vorremmo fare un regalo ai nostri tifosi. La giocheremo comunque a testa alta”.

La Spal arriva comunque da una lunga serie di risultati utili consecutivi. E forse ha ritrovato compattezza.
“Sì, anche in qualche altra partita in cui non era arrivato il risultato comunque la squadra non aveva demeritato. Ovviamente con i risultati positivi c’è più fiducia nello spogliatoio e i ragazzi hanno più consapevolezza dei loro mezzi. C’è voglia di fare bene e creare qualcosa di importante: tutto questo si percepisce nel quotidiano. Ci manca ancora un pizzico di cinismo sotto porta per vincere le partite: dobbiamo crederci su tutti i palloni”.

Büchel ed Edera: che minutaggio hanno?
“Edera sta con noi da circa un mese e domenica è entrato con il piglio giusto: può anche giocare. Marcel ha scelto la Spal e ha fatto di tutto per venire qui, ma bisogna valutare bene la sua situazione perché ha fatto solo un allenamento con noi. Potrà far crescere la squadra e anche i giovani. Antenucci può partire dall’inizio o subentrare: in questo periodo la strategia è tutto. Lui è capace di trascinare con l’esempio”.

Com’è la situazione dell’infermeria?
“Iglio ha fatto tutta la settimana con la squadra quindi è a disposizione. Dalmonte ha lavorato in maniera individuale ma sta molto meglio: contro il Cesena sarà in panchina per un discorso di fiducia e per tornare a respirare l’aria della partita (ma non è utilizzabile). Saiani ha avuto un problemino di poco conto e non è convocato”.

Si aspetta un derby a viso aperto o sarà necessaria la prudenza?
“L’atteggiamento deve essere sempre positivo. Poi nel discorso tattico, c’è la strategia: stiamo lavorando su questo. Conosco l’allenatore del Cesena e nutro grande rispetto per loro. Mi auguro che sia una bella partita e che alla fine la spunti la Spal”.

Cosa chiederà ai ragazzi prima del fischio d’inizio?
“Di giocare a testa alta, senza timore, con rispetto dell’avversario. Devono andare in campo spensierati, senza paura di non farcela. Però servirà intensità, per trascinare i tifosi”.

Sotto il punto di vista della spensieratezza, ha visto progressi?
“Come dico spesso, ti aiuta il risultato. Ti fa sentire meno stanco, ti fa andare oltre la fatica. Con il risultato positivo questa squadra può crescere ancora di più. Manca poco per svoltare”.

Oltre a ciò, nota altro di diverso nella squadra?
“Più consapevolezza nei propri mezzi. Nell’ultimo mese e mezzo, inoltre, abbiamo avuto quasi sempre la settimana tipo e questo ci ha permesso di lavorare al meglio, sia sul generale sia sul particolare. Non dimentichiamo che in questa squadra ci sono una decina di ragazzi nati tra il 2004 e il 2006: sono spugne per quanto riguarda l’apprendimento ed è normale che facciano qualche errore”.

Il miglioramento lo vede che in sé stesso?
“Sì, ma io ero carico anche quando non si ottenevano i risultati. L’impegno mio è sempre massimale: sono felice quando vedo che la squadra gioca bene, soprattutto per la società, i ragazzi e l’ambiente. Io preferisco comunque lavorare dietro alle quinte: esulto poco sui gol perché sono concentrato e auto-esigente. Quando vinco porto mia moglie a mangiare la pizza”.

Come affronta un allenatore il periodo di mercato?
“La regola del mercato invernale è uguale per tutte le squadre: bisogna essere consci del fatto che i giocatori sono professionisti e che finché indossano la maglia devono dare il mille per mille. Con Celia è successo così. Tutti sono utili, nessuno è indispensabile. Si convive con il mercato invernale e non c’è nessun problema”.

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