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Meccariello e lo sguardo basso verso i tifosi: "Mi sento in difetto, ma è ancora tutto nelle nostre mani"

Il difensore ha analizzato il momento della Spal, ammettendo gli errori generali e infondendo fiducia

Il peso della responsabilità e dell’esperienza. Il non riuscire a guardare i tifosi negli occhi. Biagio Meccariello non si nasconde. La strada per la salvezza è di una ripidità impressionante e l’unico modo per rimanere ancorati alla categoria è concentrarsi su ciò che si può (e si deve) ancora fare.

Qual è il suo commento sulla stagione?
“Non posso essere assolutamente soddisfatto di questa stagione a livello personale perché i miei interessi vanno di pari passo con le ambizioni del club del mister e dell’ambiente, posso e devo fare di più. Chi più, chi meno, stiamo pagando eccessivamente la situazione che si è venuta a creare. Non mi sarei aspettato di trovarmi in questa situazione quando ho lasciato Lecce, avevamo tutti altre ambizioni io ed il club, purtroppo nella vita non tutto va come vorresti ma stiamo cercando di fare tutto per uscirne."

Quanto pesa, a livello personale, la situazione attuale?
“La situazione difficile che stiamo vivendo deve pesare nella misura giusta per tutti ed a me personalmente pesa tantissimo, non riesco nemmeno a girare in città e a guardare negli occhi le persone perché mi sento in difetto”.

E sui giovani?
“Sui giovani può incidere, ma aldilà di tutto spero che in queste due partite si riesca a tirare fuori il meglio di noi perché se direzionate nella maniera giusta possono aprire uno spiraglio di luce davvero importante”.

Cosa è successo nel secondo tempo contro la Ternana?
“Dopo la partita eravamo tutti abbattuti perché pensavamo e speravamo nella vittoria che in un certo senso poteva darci una boccata d’ossigeno. Nel secondo tempo per come l’ho vista io c’è stato un po' di disordine, ci siamo abbassati tanto per una nostra interpretazione della gara e non siamo riusciti a partire e a riconquistare campo e a quel punto l’occasione da goal può capitare”.

C’è ancora spazio per la speranza?
“Ci sono annate che partono male; in passato ci sono passato anche con squadre più forti ma è la forza del gruppo che fa la differenza e l’esperienza aiuta. Noi abbiamo una squadra più giovane e il peso della classifica può farsi sentire ma è tutto nelle nostre mani. Quando ci si ritrova in questa situazione vuol dire che tutti hanno commesso degli errori, la squadra in primis e se abbiamo cambiato tre allenatori un giocatore una domanda se la deve fare, io preferisco concentrarmi su cosa posso e devo fare”.

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